Scoperta nuova proteina allUniversità di Gerusalemme

Potrebbe risultare molto utile per lo sviluppo di future nanocapsule per la somministrazione di farmaci alle cellule cancerogene

image_521Alcuni ricercatori israeliani dell’Università di Gerusalemme hanno scoperto e isolato una nuova proteina, presente nei pioppi, dotata di speciali caratteristiche strutturali e qualitative che potrebbero avere importanti conseguenze per lo sviluppo di future nanocapsule per la somministrazione di farmaci alle cellule cancerogene.
Oltre ad essere ottenuta dal tessuto della pianta, la proteina ora può anche essere prodotta in grandi quantità come proteina ricombinante nei batteri, il che la rende preziosa per i medicinali ed altre applicazioni.
La proteina, chiamata SP-1, ha una forma circolare nanometrica ed è estremamente stabile. E’ in grado di sopravvivere al contatto con enzimi che solitamente scompongono le proteine, o all’esposizione a condizioni estreme come bollitura, eccessiva acidità, salinità, solventi organici e soluzioni detergenti.
Secondo i ricercatori, la proteina SP-1 è utile nella creazione di una struttura chiusa e funzionale di altre proteine all’interno delle cellule della pianta. La SP-1 ha anche la capacità di auto-assemblarsi in una struttura composta di 12 unità identiche, il che la rende eccezionalmente resistente alle condizioni estreme. Queste qualità si trovano raramente tra le proteine e fanno della SP-1 un candidato promettente per molteplici usi nello sviluppo di applicazioni mediche nel campo della nanobiotecnologia che è in rapidissima crescita.
Le capsule di SP-1 saranno in grado di somministrare medicinali per la distruzione delle cellule, specifici per certi tipi di tumori compatti. La minuscola struttura della proteina permette di penetrare nei tumori senza danneggiare i tessuti sani e quindi aumenta l’efficacia della chemioterapia. Questa penetrazione selettiva è basata sul fatto che i vasi sanguigni che alimentano i tumori sono considerevolmente più porosi di quelli che raggiungono le cellule sane. Quindi, le unità di SP-1 che portano il medicinale invadono solo i vasi che alimentano il tumore, e non quelli normali.
Recentemente, la struttura tridimensionale della proteina è stata decifrata con una cristallografia a raggi X all’Università Ben Gurion del Negev, e la ricerca è stata pubblicata nel numero di dicembre 2004 del Journal of Biological Chemestry.

(dal Dipartimento per le relazioni con i media dell’Università di Gerusalemme, 5.1.05)

Nella foto in alto: il prof. Arie Altman, uno dei ricercatori dell’Università di Gerusalemme a capo della ricerca sulla proteina SP-1.