In nord Giudea, scoperte monete di 2000 anni fa che celebrano la “libertà di Sion” e “di Gerusalemme”

Le due monete potrebbero indicare che gli ebrei hanno continuato a vivere nell'area per decenni dopo la distruzione del Secondo Tempio nell’anno 70 e.v.

L’archeologo Dvir Raviv

Due rare monete risalenti alle rivolte ebraiche contro i Romani sono state recentemente scoperte da archeologi israeliani circa 30 chilometri a nord-est di Gerusalemme, nella regione di Binyamin (Beniamino).

Secondo Dvir Raviv, dell’Università Bar-Ilan, che ha guidato la ricerca, la prima moneta, scoperta nel terreno del sito archeologico di Khirbat Jib’it, risale al periodo della prima grande rivolta giudaica contro Roma e venne coniata intorno al 67-68 e.v. Da un lato reca una foglia di vite e l’iscrizione ebraica Herut Zion (Libertà di Sion). L’altro lato è decorato con un’anfora e la scritta “Anno due”.

Solo un chilometro più a nord, in una grotta dei dirupi di Wadi Rashash è stata trovata la seconda moneta, che risale ai tempi della rivolta di Bar-Kokhba, l’ultima grande guerra combattuta fra ebrei e Romani. Secondo Raviv la seconda moneta venne coniata intorno al 134-135 e.v.. Reca da una parte un ramo di palma, forse un lulav (una delle piante rituali utilizzate durante la festa ebraica di Sukkot) e una corona circondata dall’iscrizione LeHerut Yerushalayim (Per la libertà di Gerusalemme). L’altra faccia della moneta di Wadi Rashash è decorata con uno strumento musicale, probabilmente una lira, e l’iscrizione Shimon, il nome del capo dei ribelli Shimon Ben Kosevah, meglio conosciuto come Bar-Kokhba. Nella grotta, una delle tante di Wadi Rashash che offrirono rifugio agli ebrei in fuga dai Romani, sono stati rinvenuti anche frammenti di terracotta usati dai ribelli e dai profughi ebrei durante la rivolta.

Finora la grotta Araq en-Na’asaneh, nello Wadi a-Daliyeh, circa sei chilometri a sud della grotta Wadi Rashash, era considerata la caverna-rifugio più settentrionale della rivolta di Bar-Kokhba nel deserto della Giudea. “La moneta Bar-Kokhba di Wadi Rashash – spiega Raviv – attesta la presenza di una popolazione ebraica nella regione fino alla fine della rivolta del 134/5 e.v., contrariamente a quanto precedentemente creduto dai ricercatori e cioè che l’insediamento ebraico nelle alture a nord di Gerusalemme fosse stato distrutto durante la Grande Rivolta schiacciata nell’anno 70, e successivamente non più abitato. Questa moneta è anche la prima prova tangibile che la regione (toparchia) di Acrabatta, oggi Aqrabeh, la più settentrionale delle provincie della Giudea durante il periodo romano, era controllata dall’amministrazione Bar-Kokhba”.

(Da: Times of Israel, Israel HaYom, Jerusalem Post, 13.7.21)

In alto: la moneta del 134-135 e.v. trovata a Wadi Rashash. In basso: la moneta del 67-68 e.v. trovata a Khirbat Jib’it. Sullo sfondo: Wadi Rashash