Se Hamas non disarma, la riconciliazione palestinese non ha alcun valore

Presa di posizione del governo israeliano sull’accordo Fatah-Hamas firmato al Cairo

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu

“Qualunque riconciliazione tra Autorità Palestinese e Hamas deve includere il rispetto degli accordi internazionali e delle condizioni poste dal Quartetto, a cominciare dal riconoscimento di Israele e dal disarmo di Hamas”. Lo afferma una nota diffusa dall’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a proposito dell’accordo di riconciliazione palestinese firmato giovedì al Cairo fra rappresentati di Fatah e di Hamas.

“Continuare a scavare tunnel, fabbricare missili e promuovere attacchi terroristici contro Israele – prosegue la nota – sono attività incompatibili con le condizioni del Quartetto e con gli sforzi degli Stati Uniti per rinnovare il processo diplomatico. Israele chiede che quelle condizioni siano rispettate, nonché l’immediato rilascio dei civili israeliani Avra Mengistu e Hisham a-Said, crudelmente trattenuti da Hamas, e dei resti dei soldati israeliani caduti Oron Shaul e Hadar Goldin. Finché Hamas non si disarma e continua a invocare la distruzione di Israele, Israele la ritiene responsabile di tutte le azioni terroristiche che originano dalla striscia di Gaza. Israele si oppone a qualsiasi riconciliazione che non includa queste componenti”.

Il capo della delegazione di Hamas, Saleh Arouri, abbraccia giovedì al Cairo il rappresentante di Fatah Azzam Ahmad

“Israele – conclude la nota – insiste che l’Autorità Palestinese non permetta alle azioni terroristiche di fare base in alcun modo nelle aree di Giudea e Samaria e da Gaza, se davvero l’Autorità Palestinese assumerà la responsabilità sul territorio. Israele controllerà gli sviluppi sul terreno e agirà di conseguenza”. (Da: MFA press room, 12.10.17)

“Non c’è niente che Israele desideri più della pace con tutti i suoi vicini, ma la riconciliazione tra Fatah e Hamas rende la pace molto più difficile da raggiungere”. Lo ha scritto giovedì Benjamin Netanyahu sulla sua pagina Facebook. Il primo ministro israeliano ha ribadito che qualsiasi accordo di riconciliazione tra le fazioni palestinesi deve rispettare gli accordi internazionali e le disposizioni stabilite dal Quartetto per il Medio Oriente (composto da Onu, Stati Uniti, Unione Europea e Russia) e cioè: riconoscimento di Israele, ripudio del terrorismo, rispetto degli accordi già firmati con Israele. “Cosa significa – domanda il post di Netanyahu – quando Fatah si riconcilia con un’organizzazione terroristica che persegue l’annientamento di Israele, invoca il genocidio, ha lanciato migliaia di razzi sui civili, scava tunnel per attacchi terroristici, uccide bambini, reprime le minoranze, proibisce gli LGBT, rigetta gli obblighi internazionali, rifiuta di liberare i civili israeliani trattenuti in ostaggio, rifiuta di restituire le salme dei soldati israeliani ai loro genitori in lutto, tortura gli oppositori e piange la morte di Bin Laden?”. Conclude Netanyahu: “La riconciliazione con assassini stragisti costituisce parte del problema, non della soluzione. Dite sì alla pace e no all’abbraccio con Hamas”. (Da: Jerusalem Post, 12.10.17)