Se ne discute in Israele

Alcuni commenti dagli editoriali della stampa israeliana del 28 ottobre

image_1881Yediot Aharonot ritiene il discorso del Primo Ministro Ehud Olmert alla sessione speciale della Knesset in memoria di Yitzhak Rabin il 24 ottobre “il discorso della sua vita,” il che significa la completa e definitiva rottura del Primo Ministro con l’ideologia revisionista tradizionale del Likud in cui era stato allevato.
Ma’ariv sostiene che la partecipazione del cantante Ariel Zilber in un film che chiede la liberazione dell’assassino del Primo Ministro Yitzhak Rabin, Yigal Amir, merita il boicottaggio delle sue canzoni e dei suoi spettacoli. Gli articolisti dicono che la libertà d’espressione non esiste nel vuoto “e deve essere soppesata rispetto agli altri valori; nel nostro caso, i valori fondamentali della nostra giovane democrazia.
Haaretz esamina il ruolo della dirigenza di Israel Railways, una compagnia statale indipendente con un budget di 24 miliardi di shekel, e lo trova deplorevolmnte carente. Mentre è indubbio che un servizio ferroviario ben sviluppato sia una necessità nazionale, il servizio attuale è decenni indietro rispetto a quelli del resto del mondo. L’articolista conclude che basta guardarsi intorno, negli altri paesi della regione e nel mondo, per essere pieni di invidia
Il Jerusalem Post discute i recenti tagli di elettricità fatti da Israele a Gaza, e dichiara che serve a poco nascondersi dietro alla terminologia della “continuazione del disimpegno” Equivocità ed eufemismi implicano l’ammissione di colpevolezza. Israele non dovrebbe danneggiare la propria posizione con scuse superflue. E’ molto più efficace dire le cose come stanno e affermare chiaramente che il diritto a difendersi di questo paese non è meno legittimo o inferiore a quello degli altri.
(Da: quotidiani israeliani, 28.10.07)