Se ne discute in Israele

Alcuni commenti dagli editoriali della stampa israeliana del 29 ottobre

image_1882Haaretz critica il capo dell’associazione degli insegnanti di scuola superiore (SSTA), Ran Erez, che ha guidato l’associazione in uno sciopero che entra oggi nel 17mo giorno, e di cui non si vede la fine. L’editorialista dichiara che Erez è un leader della vecchia scuola, che vive per la lotta, gli scioperi e i discorsi violenti. Gli insegnanti di scuola superiore meritano un leader più rispettabile.
Il Jerusalem Post discute sull’attuale sciopero dei docenti universitari di grado superiore e conclude che il risultato più spiacevole dell’attuale situazione è quello più probabile -il personale di grado superiore riuscirà alla fine ad ottenere un aumento di stipendio e tornerà al lavoro, mentre il trattamento ingiusto degli altri continuerà implacabile. Le cose miglioreranno solo quando quelli con cariche più alte si occuperanno di quelli con cariche più basse, i consigli universitari prenderanno in considerazine gli studenti e gli studenti difenderanno i loro insegnanti meno abbienti.
Yediot Aharonot critica la decisione del Ministro della Difesa Ehud Barak di cominciare a tagliare le forniture di carburante e di elettricità alla striscia di Gaza : “Prima di tutto, non serve a punire quelli che lanciano razzi Kassam ma solo la popolazione di Gaza, spingendola nelle braccia di Hamas e del terrotismo. In secondo luogo, contravviene a tutte le norme di moralità e di diritto internazionale.” Gli articolisti ritengono che non solo l’iniziativa del Ministro della Difesa fallirà, ma che “rappresenta un vantaggio per Hamas, in quanto fornisce gratuitamente munizioni per la propaganda.” Il giornale suggerisce che il Primo Ministro Ehud Olmert accetta la mossa perché dipende politicamente dal Ministro della Difesa Barak.
Ma’ariv dice che il presidente russo Vladimir Putin rifiuta di appoggiare lo sforzo occidentale contro il progetto nucleare iraniano perché vuol dimostrare che la Russia è (ancora) una grande potenza di per se e non ha bisogno di seguire quello che considera un diktat americano. Gli articolisti suggeriscono che Putin sta usando l’ Iran come mezzo di contrattazione nei negoziati con gli americani su parecchi argomenti importanti e non vuole veramente vedere un Iran munito di armi nucleari. Mentre il giornale esorta il governo a “non abbandonare la valutazione secondo cui alla fine le potenze mondiali impediranno all’Iran di avere armi nucleari, ” tuttavia asserisce che Israele “deve prepararsi per una situazione in cui sarà lasciato solo e dovrà agire da solo.”
(Da: quotidiani israeliani, 29.10.07)