Sequestro lampo di stranieri a Nablus

Con minacce e violenze, i terroristi delle Brigate Al Aqsa reclamano stipendi dallAutorità Palestinese.

image_311Palestinesi armati hanno sequestrato sabato, e rilasciato illesi dopo alcune ore, tre volontari cristiani pro-palestinesi impegnati in un progetto di insegnamento dell’inglese all’università di Nablus. I sequestratori hanno prelevato i tre (un americano, un britannico e in irlandese) mentre rientravano ai loro alloggi. Secondo fonti palestinesi, i tre sarebbero stati trasportati nel campo palestinese di Balata, alla periferia di Nablus. I terroristi avrebbero acconsentito a rilasciare i tre ostaggi occidentali solo dopo aver ottenuto garanzie da Yasser Arafat in persona che sarebbero stati regolaramente pagati gli stipendi ai membri delle Brigate Martiri di Al Aqsa.
Sempre sabato, infatti, verso l’alba, terroristi delle Brigate Martiri di Al Aqsa avevano assaltato e dato fuoco alla sede delle Forze di Intelligence Generali dell’Autorità Palestinese nella città di Jenin, come protesta per il rifiuto del sindaco di accettare le loro richieste. I terroristi hanno anche impedito a lungo ai vigili del fuoco di raggiungere l’edificio.
Poche ore prima, altri terroristi dello stesso gruppo avevano dato fuoco al quartier generale del governatore distrettuale di Jenin, Qaddura Musa.
Un portavoce delle Brigate Martiri di Al Aqsa ha dichiarato che l’azione costituisce una reazione alla nomina da parte di Yasser Arafat di Qaddura Musa come governatore. A quanto pare, Musa si sarebbe rifiutato di pagare gli stipendi a membri delle Brigate Al Aqsa.
Qaddura Musa, un veterano di Fatah, è stato nominato solo tre settimane fa. Il suo predecessore, Haidar Irsheid, era stato costretto a dare le dimissioni l’anno scorso dopo che le Brigate Al Aqsa lo avevano brevemente sequestrato, trascinato nella piazza principale di Jenin e picchiato davanti a tutti. Da allora Irsheid si è trasferito in Giordania con la famiglia.
Parlando ai giornalisti, il leader delle Brigate Al Aqsa Zakaria Zubeidi ha detto che il suo gruppo ha incendiato gli uffici dell’Autorità Palestinese per protestare contro il rifiuto di Musa di pagare i loro stipendi. Zubeidi ha anche accusato ufficiali dell’intelligence palestinesi di passare agli israeliani informazioni sulle attività delle Brigate Al Aqsa.
Nel frattempo un importante editorialista palestinese, Adli Sadek, che scrive per Al-Hayat Al-Jadeeda, ha denunciato d’essere stato ripetutamente minacciato di morte per aver invocato riforme e fine della corruzione all’interno della società palestinese.
Giovedì scorso si è appreso che i chirurghi in Germania, dove è stato ricoverato dopo Amman, hanno dovuto amputare una gamba al parlamentare palestinese Nabil Amr, “gambizzato” a Ramallah lo scorso 20 luglio da terroristi palestinesi dopo che aveva criticato Arafat in tv. Arafat ha comunque già annullato una inchiesta palestinese sul fatto, addossandone la colpa a Israele.

(Da: Ha’aretz, Jerusalem Post, 31.07.04)

Nella foto in alto: il capo delle Brigate Martiri di Al Aqsa a Jenin, ritratto sabato scorso