Sezione: Attualità

Sondaggio: triplicato il sostegno a Hamas in Cisgiordania, aumentato anche a Gaza; l’88% dei palestinesi vuole che Abu Mazen si dimetta

A quanto pare, nella società palestinese commettere atrocità e scatenare una guerra fa schizzare in alto i consensi

Un sondaggio d’opinione condotto tra i palestinesi dal 22 novembre al 2 dicembre, e pubblicato mercoledì dal Palestinian Center for Policy and Survey Research diretto da Khalil Shikaki, registra un vistoso aumento del sostegno a Hamas, anche nella striscia di Gaza devastata dalla guerra provocata e protratta dal gruppo terrorista islamista

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Le sofferenze palestinesi sono interamente colpa di Hamas

Il cessate il fuoco dipende da Hamas: basta che si arrenda e liberi gli ostaggi. Non ci vuole un genio per capirlo, potrebbero arrivarci persino l’Onu e Guterres

Di Noah Beck

Quando le terribili immagini delle sofferenze dei civili di Gaza inondano i media e infiammano le passioni al di là di ogni pensiero razionale, la sfida è rimanere lucidi riguardo alle responsabilità per gli orrori a cui assistiamo.

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L’allucinazione degli antisemiti: che il mondo sia tornato ai primi anni ‘40

Il 7 ottobre e l’assenza di una vittoria-lampo israeliana contro Hamas hanno convinto gli odiatori degli ebrei, che ci sono sempre stati, che potevano uscire allo scoperto e proclamare ad alta voce quello che pensano veramente

Di Jerome M. Marcus

Quanto è importante lo stato d’Israele per gli ebrei nel mondo? Quanto è importante la forza di quello stato per la sicurezza degli ebrei che non vivono lì? Ora abbiamo a disposizione un “esperimento controllato” che ci dà la risposta.

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Manifestazioni israeliane per la liberazione degli ostaggi: comprensibili, ma controproducenti

Prima del 7 ottobre protestare contro Netanyahu era un dovere civico. Oggi la questione è totalmente diversa, e bisogna protestare contro l’Onu e gli altri che ostacolano lo sforzo di Israele

Di Baruch Stein

Sono cittadino israeliano da circa quindici anni e ho votato in una decina di elezioni israeliane, nazionali e locali. Non ho mai votato per Netanyahu o per il suo partito Likud in nessuna elezione.

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“La giovane nel video di Hamas è mia figlia”

Lettera-appello della madre di una 19enne deportata a Gaza dai terroristi palestinesi: “Ci sono 17 giovani donne ancora in ostaggio. Una di loro è mia figlia. E il tempo sta scadendo”

Di Ayelet Levy Shachar

Avete visto il video di mia figlia Naama Levy. Tutti l’hanno visto. L'avete vista trascinata per i suoi lunghi capelli castani dal retro di una jeep sotto la minaccia delle armi, da qualche parte a Gaza, con i pantaloni grigi della tuta coperti di sangue.

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L’unico appello dovrebbe essere: “Hamas, arrenditi”

Si vuole che cessino le morti? Allora la si smetta di incolpare Israele e si invochi la resa dei terroristi. Come mai non lo fa nessuno? Eppure è ciò che metterebbe immediatamente fine alle sofferenze di tutti

Di Walter E. Block

L’obiettivo di una guerra è costringere il nemico alla resa. Questo è precisamente l’obiettivo delle Forze di Difesa israeliane nell'attuale guerra contro Hamas.

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Una seria opposizione dei palestinesi a Hamas esiste solo nelle allucinazioni occidentali

Mentre i palestinesi in tutto il mondo tifano per Hamas e si esaltano per le sue “prodezze”, gli israeliani e gli ebrei sentono ancora una volta negata la loro umanità quando osano difendersi

Di Gil Troy

Intervenendo al vertice COP28 di Dubai, la vicepresidente americana Kamala Harris ha affermato: “Noi non dobbiamo confondere Hamas con il popolo palestinese”. “Noi” israeliani, americani, occidentali non dobbiamo farlo. Ma i palestinesi e i loro sostenitori delinquenziali continuano a farlo acclamando e santificando Hamas.

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Lentamente emergono i racconti dei bambini israeliani tornati dalle segrete dei terroristi a Gaza

"Neanche nei peggiori incubi avremmo mai immaginato di dover preparare terapisti, assistenti sociali e personale ospedaliero al ritorno di bambini deportati e tenuti come ostaggi per quasi due mesi"

Di Anat Lev Adler

Hanno sofferto la fame, sono stati drogati, gettati in tunnel umidi e buie soffitte, oppressi e picchiati dai loro rapitori o da folle di invasati. Sono stati marchiati a fuoco sulle gambe con i tubi di scappamento delle moto in modo che potessero essere identificati se avessero cercato di scappare

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Israele non può tollerare l’incombente minaccia nel nord di un 7 ottobre targato Hezbollah

La risoluzione Onu del 2006 viene sistematicamente violata, mentre i terroristi libanesi filo-Iran non fanno mistero di voler attaccare le comunità israeliane in Galilea

Editoriale del Jerusalem Post

Gli israeliani che vivono nelle comunità del nord vicine al confine con il Libano hanno lanciato la scorsa settimana una campagna sui social network con il titolo “1701 o 10.07”.

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