Sezione: Attualità

L’Unrwa non merita ulteriori finanziamenti se non cambia completamente metodi e obiettivi

Onu e ideologia palestinese promuovono la condizione di “profughi eterni”, anche dentro lo “stato palestinese” che vorrebbero creare senza accordo né pace con Israele

Editoriale del Jerusalem Post

Giovedì scorso, mentre il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite teneva il suo abituale dibattito mensile sul conflitto israelo-palestinese, il commissario generale dell'Unrwa (l’agenzia Onu per i profughi palestinesi) Philippe Lazzarini ha lanciato un severo avvertimento

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Il vero successo del sionismo (e le sfide del futuro)

Lo straordinario successo del sionismo consiste nell’essere riuscito a persuadere gli ebrei che arrivarono qui per necessità a diventare sionisti e israeliani per scelta, facendo di Israele la loro casa democratica e pluralistica

Di Dan Schueftan

Nel 125esimo anniversario del Primo Congresso Sionista è tempo di fare il punto su quanto è avvenuto finora. La rivoluzione sionista in corso è una delle pochissime di quell'epoca che sia effettivamente riuscita a realizzare un cambiamento radicale, allo stesso tempo evolvendosi costantemente di fronte alle nuove sfide.

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“Caro Herzl, il tuo sogno si è realizzato”

Oggi lo stato ebraico va ben al di là di tutto ciò che avrebbe mai potuto immaginare un ebreo nel 1897, foss’anche un visionario come il fondatore del sionismo

Di Yaakov Hagoel

Caro Theodor Herzl, 125 anni dopo il Primo Congresso sionista, ebrei originari di decine di paesi diversi sono tornati a riunirsi a Basilea. Questa volta, però, lo hanno fatto partendo dal “regno” ebraico che tu avevi sognato.

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Intanto, sui mass-media palestinesi: il progetto di distruggere Israele ed ebrei, logori stereotipi dell’antisemitismo religioso

“Israele cesserà di esistere grazie ai combattenti di Fatah”. “La rinascita del Califfato segnerà la fine dell'entità sionista” e “l’uccisione di tutti gli ebrei che vi si trovano”. “Gli ebrei, assassini di profeti, perseguitarono Gesù e mentono sui luoghi santi”

Jalal Abu Shihad, esponente nel Libano meridionale di Fatah (la fazione che fa capo ad Abu Mazen), ha dichiarato in un'intervista del 23 luglio 2022 ad Awda TV (dell’Autorità Palestinese) che Israele cesserà di esistere per mano dei combattenti e dei politici palestinesi”:

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Le lacrime di Roger Waters metterebbero in imbarazzo persino i coccodrilli

Il faro mondiale della giustizia, campione del movimento BDS, è un ipocrita arrogante e ignorante. E Gideon Levy è il suo portavoce a tempo pieno

Di Uri Misgav

“Ieri Roger Waters ha pianto – ha scritto ispirato l’editorialista Gideon Levy su Ha’aretz in un articolo intitolato ‘Quando Roger Waters pianse’ – Era sul suo Twitter e nessuna persona decente potrebbe rimanere impassibile vedendo piangere questo musicista. Waters, il gigante della coscienza”.

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Perché Abu Mezen si è ben guardato dall’esprimere rammarico per il massacro alle Olimpiadi di Monaco

La verità è che da decenni Autorità Palestinese e Fatah si gloriano di quella strage considerata un fiore all'occhiello della “resistenza” palestinese

Di Nan Jacques Zilberdik

Come è ormai noto, durante una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz in Germania è stato chiesto al presidente dell'Autorità Palestinese Abu Mazen se non intendesse scusarsi per il massacro delle Olimpiadi di Monaco di cinquant’anni fa

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Il problema non è solo ciò che Abu Mazen ha detto sulla Shoà, ma ciò che non ha detto su Monaco

Il presidente palestinese rappresenta un ulteriore tassello del più grande successo palestinese: quello d’aver annientato il campo per la pace israeliano e con esso ogni possibilità di compromesso

Di Uri Misgav

Mettiamo da parte per un momento la Shoà, anche se è difficile. Dopotutto, il presidente dell'Autorità Palestinese Abu Mazen in passato ha già flirtato in modo aggressivo con la negazione dell'Olocausto.

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Il reiterato negazionismo di Abu Mazen è un serio problema (e servono a poco le insincere ritrattazioni)

CNN, BBC, New York Times & company riporteranno la rettifica e passeranno oltre. Gli israeliani no, e si fideranno sempre meno. Ma ci sarà sempre chi dice che sono loro gli intransigenti

Di Herb Keinon

Si consideri questa notizia tratta dal sito web della BBC: "Il leader palestinese Abu Mazen si è scusato per le osservazioni che ha fatto sul popolo ebraico e sull'Olocausto. In una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio... ha definito l'Olocausto come ‘il crimine più efferato della storia’."

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