Questa volta Israele non ha aspettato che fossero i terroristi a decidere quando lanciare l’annunciato attacco contro i civili israeliani, né ha accettato che la popolazione del sud del paese venisse tenuta in ostaggio e in lockdown per più di quattro giorni dalla continua minaccia dell’imminente attacco della Jihad Islamica Palestinese.
In una trasmissione del 3 giugno 2022 sulla tv egiziana Al-Kahera Wal-Nas, il conduttore televisivo egiziano Ibrahim Eissa si è scagliato contro i "giornalisti e politici europei" convinti che la Fratellanza Musulmana rappresenti la vera religione islamica e che di conseguenza, pur di non passare per anti-islamici, ne assecondano e subiscono l’estremismo anti-occidentale
La scorsa settimana c’è stato molto fermento nel mondo sportivo israeliano per una serie di eventi di alto profilo che si sono tenuti nel paese sotto la guida di atleti di statura internazionale.
Come negli anni scorsi, anche quest’anno l'organizzazione terroristica Hamas che controlla la striscia di Gaza sta organizzando campi estivi per bambini e ragazzi palestinesi dove si promuovono la jihad e la lotta armata contro Israele, compreso l'addestramento pratico all’uso di varie armi da fuoco e altre abilità militari.
Vent’anni fa, il 31 luglio 2002, nel pieno dell’intifada delle stragi suicide, i terroristi palestinesi fecero esplodere una bomba nella caffetteria “Frank Sinatra” dell'Università di Gerusalemme uccidendo 9 persone, tra cui cinque cittadini americani, e ferendone oltre 80 (tra cui una studentessa italiana ndr).
Come Palestinian Media Watch ha spesso documentato, l'Autorità Palestinese fomenta continuamente violenza e terrorismo. Di regola, è difficile collegare uno specifico attentato a un preciso evento o discorso o pubblicazione, ma solo all'atmosfera di generale istigazione.
Il 18 luglio la tv Canale 13 ha mandato in onda un servizio girato dal reporter israeliano Gil Tamari che è riuscito a entrare e filmare la Mecca nonostante la legge saudita prescriva il divieto assoluto per tutti i non-musulmani di accedere alla città e ai suoi luoghi santi.
Dopo la sua recente visita in Medio Oriente, il presidente Joe Biden è stato criticato per l'incontro che ha avuto con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (MBS)