Sezione: Attualità

In Medio Oriente, la maggioranza silenziosa vuole la normalizzazione con Israele

Mentre Israele e paesi arabi costruiscono fiorenti relazioni, gli acerrimi nemici di ogni normalizzazione, che sia l'Iran o l'Isis, vengono gradatamente esclusi dalla scena. E diventano sempre più violenti

Di Emily Schrader

Israele ha subìto un'ondata di attacchi terroristici che ha causato la morte di undici innocenti [ad oggi 14 ndr], ed è diventato dolorosamente evidente che questi attentati prendono di mira tutti gli israeliani, ebrei e non ebrei.

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“I leader musulmani non dovrebbero permettere la profanazione violenta del Ramadan”

L'appello del rabbino capo d’Israele, mentre Abu Mazen fa il doppio gioco: dice di non volere l’escalation, ma lascia che i suoi alimentino gli scontri a Gerusalemme

Di rav David Lau, Jesse Edberg, Dana Ben-Shimon

Avishai Yehezkel stava facendo una passeggiata con il suo bambino, Yaakov Shalom stava tornando a casa dai suoi quattro figli, Victor e Dima stavano rincasando dopo una dura giornata come lavoratori stranieri, Amir si è precipitato a salvare vite umane in quanto agente di polizia. Sono tutti morti

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Guerra in Ucraina: la maggior parte degli israeliani incolpa Putin, la maggior parte dei palestinesi no

In nettissima maggioranza gli ebrei israeliani (anche quelli immigrati dalla Russia) si identificano con le ragioni dell’Ucraina e incolpano Mosca della guerra

Israeliani e palestinesi hanno atteggiamenti assai diversi rispetto alla devastante guerra che la Russia sta conducendo in Ucraina, e le opinioni espresse dalla maggior parte degli intervistati di ciascuna parte smentiscono l’automatismo dei cliché proposti dalla propaganda anti-israeliana

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Il vero nemico dei palestinesi è il terrorismo palestinese

Se non si mette fine al terrorismo, non ci può essere fine dell'occupazione: per capirlo basta guardare la mappa di Israele

Di Fred Maroun

Il presidente dell'Autorità Palestinese Abu Mazen ha dovuto essere minacciato perché si decidesse a pronunciare una riluttante condanna dell'attacco terroristico a Bnei Brak, e comunque non ha mai condannato i due precedenti attentati a Beersheba e Hadera.

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Non c’è altro posto al mondo né un’altra causa che celebri come “gesta eroiche” le stragi di innocenti

Per capire fino a che livelli è sprofondata la narrativa palestinese nazional-sciovinista, pro-terrorista e fascistoide basta vedere come consideri accettabile ed encomiabile l’assassinio a freddo di chiunque si trovi in Israele, ebrei arabi o ucraini

Di Seth J. Frantzman

Non appena ha iniziato a circolare sui social network la notizia di un nuovo attacco terroristico, un buon numero di media e account di social network palestinesi in lingua araba hanno iniziato a festeggiare. Affermavano che erano stati uccisi dei "coloni".

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Anziché scoraggiare i ministri arabi in Israele, il terrorismo a Hadera ha rafforzato la loro determinazione

Il ministro degli esteri degli Emirati Arabi Uniti: vogliamo recuperare il "tempo perso" nei 43 anni da quando l'Egitto infranse il tabù della pacificazione con Israele

Di David Horovitz

L'attacco terroristico di domenica sera a Hadera, in coincidenza con il summit di ministri degli esteri arabi e israeliano nel Negev, ha gettato un'ombra cupa su quella che doveva essere la festosa apertura di un incontro senza precedenti.

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