Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha sventolato un visionario ramoscello d'ulivo, con il suo discorso di domenica scorsa circa una ferrovia in Medio Oriente da Gerusalemme a Riad.
Sabato sera, per la 30esima settimana consecutiva (ma per la prima volta dopo l’approvazione del primo provvedimento della riforma giudiziaria-istituzionale promossa dalla coalizione), si sono svolte grandi manifestazioni di massa in tutto il paese contro il progetto del governo di sottomettere la magistratura al potere politico.
In un sermone tenuto venerdì 14 luglio a Ramallah, Mahmoud Habbash, consigliere del presidente dell'Autorità Palestinese Abu Mazen per gli affari religiosi, ha affermato: siamo noi i più grandi difensori dei diritti umani
Da gennaio Israele è travolto da un dramma convulso. Nei giorni scorsi la situazione ha raggiunto l'apice e il paese si sta incamminando su una china spaventosa verso una distopia orwelliana.
È divertente, e sarebbe ancora più divertente se non fosse così terrificante. Stiamo parlando di uno sketch di due anni fa della trasmissione satirica israeliana Eretz Nehederet, riemerso in questi giorni come un video virale visualizzato da diversi milioni di persone.
Decine di migliaia di manifestanti si sono uniti, sabato, a una marcia di massa diretta alla Knesset, a Gerusalemme, come estrema manifestazione di protesta contro il proposito della coalizione si varare il disegno di legge volto a limitare il controllo della Corte Suprema sulle decisioni del governo.
Questi sono giorni fatidici, per Israele. Ogni volta che si ascoltano le notizie, si sente di una nuova petizione firmata da piloti, soldati delle unità di combattimento e altri contestatori che annunciano il loro ritiro dal servizio nella riserva
Lo scorso 8 luglio Hamas ha inaugurato i suoi tradizionali campi estivi a Gaza, frequentati da circa 100mila ragazzini di età compresa fra scuole elementari e superiori.