Sezione: Attualità

www.israele.net attaccato da hacker ostili

Oscurato per alcune ore da un attacco informatico proveniente da un paese arabo

Mercoledì pomeriggio il nostro sito www.israele.net ha subito un attacco informatico politicamente motivato proveniente da un paese arabo, che ne ha sconvolto la funzionalità per alcune ore. Non è stato il primo attacco di questo genere, ma certo è stato dannoso (costandoci tempo, fatica e denaro). Si tratta di aggressioni virtuali che si qualificano da […]

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Piano Olmert per un accordo complessivo coi palestinesi

“Via Hamas da Gaza e noi ci ritireremo dalla Cisgiordania”

Il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha presentato al presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) una proposta di ritiro israeliano dalla Cisgiordania da attuare dopo che le forze di Abu Mazen avranno ripreso il controllo della striscia di Gaza, nel quadro di un accordo di principio su confini, profughi e disposizioni di sicurezza fra […]

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Quando le profezie di sconfitta si auto-avverano

Iran e Siria non sono forti: la loro forza deriva dal fatto che il resto del mondo li tratta da forti

Da un articolo di Barry Rubin

Primo colpo, 6 settembre 2007: Israele bombarda e distrugge installazioni nucleari siriane. Damasco non è in grado di reagire. Secondo colpo, il 12 febbraio 2008: il capo delle operazioni terroristiche di Hezbollah Imad Mugniyeh salta in aria in una zona ben controllata della capitale siriana. La Siria è umiliata. La mancata soluzione dell’assassinio è ulteriore […]

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Lunedì 11: se ne discute in Israele

Alcuni commenti dagli editoriali della stampa israeliana del 10 agosto

Il Jerusalem Post discute del valore simbolico del giorno di Tisha Ba’Av (distruzione del primo e del secondo Tempio), un giorno contrassegnato da molte atrocità che furono compiute contro il popolo ebraico nel corso della storia, e afferma che l’attuale generazione è unica per il fatto che ha meritato di assistere alla restaurazione della sovranità […]

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Venerdì 8: se ne discute in Israele

Alcuni commenti dagli editoriali della stampa israeliana del 7 agosto

Il Jerusalem Post discute della gara per la leadership del parito Kadima. Definendo questo processo una sbirciatina dietro le quinte in una fabbrica di salsicce (“Il risultato finale potrebbe dare un prodotto commerciabile, ma il procedimento non è gradevole”), l’editorialista afferma che i candidati farebbero un favore al paese pubblicando documenti di posizione sostanziosi invece […]

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Mercoledì 6: se ne discute in Israele

Alcuni commenti dagli editoriali della stampa israeliana del 5 agosto

Il Jerusalem Post commenta su come Libano e Hezbollah si stanno fondendo in un’unica nuova entità, presentando una posizione sempre più aggressiva verso Israele. Osservando che le armi stanno continuando ad affluire a Hezbollah attraverso la Siria in spudorata violazione della risoluzione ONU 1701, l’editorialista chiede agli attori responsabili della comunità internazionale di dare ascolto […]

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Martedì 5: se ne discute in Israele

Alcuni commenti dagli editoriali della stampa israeliana del 4 agosto

Il Jerusalem Post si concentra sul recente scoppio di violenza nella striscia di Gaza controllata da Hamas, e osserva che il governo di Hamas su Gaza è il migliore indicatore finora di come i palestinesi gestirebbero i loro affari. L’editorialista ritiene che togliere le sanzioni internazionali a Hamas sarebbe una smaccata ricompensa per la violenza […]

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Non chiamatela apartheid

Ritorna periodicamente l'assurdo paragone tra Israele e Sud Africa

Da un articolo di Tova Herzl

Ogni tanto, quando il paragone fra Israele e il regime di apartheid in Sud Africa compare di nuovo nei titoli, mi viene in mente la conferenza sul razzismo a Durban nel 2001. Un incidente verificatosi a quella conferenza, che divenne una pietra miliare nella lotta per delegittimare Israele, è rimasto scolpito nella mia memoria. Nelle […]

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Venerdi 1: se ne discute in Israele

Alcuni commenti dagli editoriali della stampa israeliana del 31 luglio

Yediot Aharonot afferma: “Ehud Olmert è morto nella guerra ed è sepolto dalle inchieste”. Gli editorialisti dicono che la gente all’improvviso ricorda che “i due anni sotto il suo governo, dopo la guerra, non sono stati così male. Sapeva come gestire il governo, come conversare con i leader mondiali, ha preso alcune imporanti decisioni di […]

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