Sezione: Attualità

Reazione israeliana ai missili Qassam

Morto anche un bambino portato dai terroristi nella loro base daddestramento.

Dopo numerosi giorni di attacchi quotidiani di missili Qassam palestinesi, mai cessati da quando Israele si è ritirato dalla striscia di Gaza, tra venerdì e sabato le Forze di Difesa israeliane hanno intensificato la loro reazione militare. Sabato sera, verso le 22.30 ora locale, forze aeree israeliane hanno bersagliato con diversi razzi un campo d’addestramento […]

Leggi tutto l'articolo ›

Ma è possibile convivere coi palestinesi?

La barriera non è che il prolungamento dei vigilantes messi di guardia allentrata dei centri commerciali.

Da un articolo di Yair Lapid

Il piano di “convergenza” [concentrare gli insediamenti in pochi grandi blocchi a ridosso della Linea Verde] – la parola in codice usata da Ehud Olmert per indicare il prossimo disimpegno – unisce eccezionalmente destra e sinistra israeliane. Entrambe lo detestano, giacché entrambe percepiscono, correttamente, che tale piano erige un muro fra loro e i loro […]

Leggi tutto l'articolo ›

Se e come aiutare gli abitanti di Gaza

La vittoria di Hamas rischia di rovesciare sulla popolazione palestinese una grave crisi umanitaria.

Da un editoriale di Ha'aretz

La vittoria di Hamas alle elezioni per il Consiglio Legislativo Palestinese non solo ha cambiato la mappa diplomatica dei rapporti israelo-palestinesi, ma rischia anche di abbattere sulla popolazione palestinese, giovani e vecchi, una grave crisi umanitaria. L’Autorità Palestinese dipende dagli aiuti dall’esterno per coprire il gap fra entrate e uscite. Alcuni di questi finanziamenti vanno […]

Leggi tutto l'articolo ›

Un chiaro mandato

Finora gli israeliani non avevano mai votato sulla scelta se mantenere o meno loccupazione.

Da un articolo di Mj Rosenberg

A questo punto è chiaro a tutti che il risultato delle elezioni israeliane si è tradotto in un mandato a porre fine all’occupazione. Non completamente, ma per la maggior parte. Il ritiro sorprendentemente non violento da Gaza ha dimostrato che la maggioranza degli israeliani sostiene il ritiro territoriale e lo sgombero di insediamenti nella ricerca […]

Leggi tutto l'articolo ›

Finanzia responsabile

Olmert dovrà pilotare la nave dello stato attraverso tempeste socio-economiche e minacce esterne.

Da un editoriale del Jerusalem Post

Considerando la bastonata appena inflitta a Binyamin Netanyahu, il recente e piuttosto rivoluzionario ministro delle finanze, ci si perdonerà se ci chiediamo come mai i politici non evitino come la peste, per puro istinto di auto-conservazione, la poltrona del Tesoro. I ministri delle finanze israeliani non sono mai stati molto popolari, trasformandosi piuttosto in comodi […]

Leggi tutto l'articolo ›

Ora è Fatah che fa il lavoro sporco per Hamas?

Fatah e Hamas, avvertono fonti della difesa israeliana, sembrano essersi scambiati i ruoli.

L’attentato suicida di giovedì scorso all’ingresso di Kedumim è stata un’operazione temeraria che ha visto all’opera un giovane palestinese originario della zona di Hebron che si è spostato fino a Nablus, si è munito di un ordigno, è passato attraverso un posto di blocco delle Forze di Difesa israeliane, si è camuffato da ebreo ortodosso […]

Leggi tutto l'articolo ›

In nome dei prossimi ritiri

Finché i palestinesi sostengono solo a parole il cessate-il-fuoco, Israele deve proteggere i propri cittadini.

Da un editoriale di Ha'aretz

A meno di 48 ore dalla conclusione delle elezioni israeliane lo scontro violento fra Israele e palestinesi è di nuovo in prima pagina. I fatti degli ultimissimi giorni non fanno che ricordare alla dirigenza delle due parti che non possono contare su una alcuna pausa. All’ingresso di Kedumim un attentatore suicida, un palestinese affiliato a […]

Leggi tutto l'articolo ›

Hamas al governo dei palestinesi

Negoziare appena possibile, ma non con i terroristi.

Alcuni commenti dalla stampa israeliana

Scrive Ha’aretz: Il nuovo governo israeliano deve annunciare la propria disponibilità a parlare con qualunque soggetto palestinese che propugni un accordo basato sulla soluzione “due popoli-due stati”. Israele non ha alcun interesse ad abbassare la soglia delle richieste poste al governo Hamas al di sotto di quella posta dallo stesso presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas […]

Leggi tutto l'articolo ›

Le promesse di Olmert

Disimpegno presto, ma preservando consenso nazionale e appoggio internazionale.

Alcuni commenti dalla stampa israeliana

Scrive Ha’aretz: Ehud Olmert ha promesso di far entrare nel futuro governo solo partiti che si dichiarino favorevoli al disimpegno unilaterale dalla Cisgiordania: questa deve essere la condizione fondamentale per formare la coalizione di governo. Questa è, in effetti, la ragion d’essere di qualunque governo guidato da Kadima, un partito con una chiara missione, nelle […]

Leggi tutto l'articolo ›

Non basta più aspettare una telefonata

Poco dopo la fine della guerra dei sei giorni Moshe Dayan fu intervistato dalla BBC.

Da un articolo di Uzi Benziman

Poco dopo la fine dei combattimenti della guerra dei sei giorni (1967), l’allora ministro della difesa israeliano Moshe Dayan fu intervistato dalla BBC. La riposta che Dayan diede a una domanda su cosa Israele si aspettasse, a quel punto, dai suoi vicini risuona ancora oggi in Medio Oriente: “Aspettiamo una telefonata dagli arabi”. Oggi è […]

Leggi tutto l'articolo ›