18 Febbraio 2019
Un soldato israeliano è rimasto ferito da un ordigno esplosivo palestinese lanciato domenica sera, durante violenti scontri lungo il confine fra la striscia di Gaza settentrionale e Israele. Venerdì sera un ufficiale israeliano era rimasto ferito in un attacco analogo. Secondo i mass-media palestinesi, i manifestanti hanno cercato di varcare la barriera di confine, ma sono stati respinti dall’intervento dei militari. Le Forze di Difesa israeliane hanno reagito con colpi di carro armato che hanno bersagliato due posti d’osservazione di Hamas vicini al confine.
18 Febbraio 2019
In attuazione della legge che prevede di tagliare all’Autorità Palestinese i fondi che essa usa per pagare vitalizzi a terroristi detenuti e famigliari di terroristi morti compiendo attentati, il gabinetto di sicurezza israeliano ha convenuto, domenica, di trattenere 502.697.000 shekel (circa 138 milioni di dollari) di entrate fiscali palestinesi, pari all’importo che la stessa Autorità Palestinese afferma d’aver versato ai terroristi nel 2018.
18 Febbraio 2019
Il governo israeliano ha approvato domenica uno stanziamento di 17 milioni di shekel (più di 4 milioni di euro) per completare, a Latrun, il museo e centro di informazione dedicato al milione e mezzo di soldati ebrei provenienti da tutto il mondo, compresa la Terra d’Israele/Palestina sotto Mandato Britannico, che combatterono contro i nazi-fascisti nella seconda guerra mondiale, inquadrati nei vari eserciti alleati e nelle forze partigiane. Furono circa 250.000 gli ebrei che restarono uccisi in battaglia. Il progetto, approvato per la prima volta nel 2002, dovrebbe essere completato entro il 2022.
18 Febbraio 2019
Hamas ha annunciato che le sue forze hanno assunto il pieno controllo del versante palestinese del valico di Kerem Shalom tra striscia di Gaza e Israele. In una dichiarazione, Hamas afferma che i dipendenti dell’Autorità Palestinese hanno “rifiutato di cooperare” con le nuove misure decise da Hamas e hanno “accettato di lasciare volontariamente” i loro posti al valico. Il comunicato-stampa ufficiale dell’Autorità Palestinese afferma invece che Hamas ha “espulso” le guardie di frontiera dell’Autorità Palestinese e “ha vietato loro di entrare nel terminal”. Hamas controlla la striscia di Gaza da quando cacciò con la violenza gli uomini di Fatah nel 2007. Tuttavia, i dipendenti dell’Autorità Palestinese avevano continuato a occuparsi del valico di Kerem Shalom coordinando con Israele l’ingresso di merci dirette ai palestinesi di Gaza.
18 Febbraio 2019
A seguito alle dichiarazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che a Varsavia ha ricordato che vi furono anche “polacchi che collaborarono con i nazisti”, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha annullato domenica la sua partecipazione al vertice dei leader del gruppo di Visegrad, in programma a Gerusalemme per il 18-19 febbraio. Al suo posto, parteciperà all’incontro il ministro degli esteri polacco Jacek Czaputowicz. Secondo una fonte diplomatica israeliana citata da Times of Israel , Gerusalemme è lieta di ospitare la delegazione polacca anche se declassata. “Capiamo che anche in Polonia sono in clima elettorale”, ha spiegato la fonte. Al summit è prevista la partecipazione dei leader di Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca.
18 Febbraio 2019
Il presidente d’Israele Reuven Rivlin ha incontrato, domenica pomeriggio, gli scienziati che si apprestano a lanciare, giovedì, a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9, il modulo d’allunaggio israeliano Bereshit che rapprenderà la prima missione lunare del paese e la prima missione che raggiunge la Luna con finanziamenti privati (95 milioni di dollari). Gli scienziati di SpaceIL, l’organizzazione senza scopo di lucro che sta dietro al lancio, hanno portato a Rivlin una replica del modulo d’allunaggio.
18 Febbraio 2019
La tv di stato iraniana ha riferito che il presidente del paese, Hassan Rouhani, ha inaugurato il primo sottomarino semi-pesante di produzione iraniana (da 600 tonnellate), chiamato Fateh (Conquistatore), che può essere equipaggiato con missili da 2.000 km di gittata, lanciabili in immersione, capaci di raggiungere Israele e le basi militari statunitensi nella regione. Il presidente Usa Donald Trump si è ritirato dall’accordo sul nucleare iraniano del 2015 dicendo che la sua principale carenza consiste nel non prevedere impedimenti allo sviluppo iraniano di missili balistici e al supporto di Teheran alle milizie filo-iraniane in Siria, Yemen, Libano, Iraq e Gaza.
18 Febbraio 2019
Intervenendo domenica alla Conferenza internazionale di Monaco sulla sicurezza, l’ex capo di stato maggiore delle Forze di Difesa israeliane e leader del nuovo partito della Resilienza, Benny Gantz, ha commentato le dichiarazioni del ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, secondo il quale il “rischio di guerra con Israele è grande” perché “Israele vuole la guerra”. Gantz ha esortato a non dare ascolto a Zarif che rappresenta un regime perfido. “L’Iran – ha detto Gantz – vuole l’annientamento della nazione ebraica, impicca gli omosessuali, tortura donne e minoranze, il suo regime destabilizza il Medio Oriente e mette in pericolo l’ordine mondiale”. “Quando è minacciata la sicurezza di Israele – ha aggiunto Gantz, che si è candidato a prendere il posto del primo ministro – non ci sono differenze fra me e Netanyahu”.
18 Febbraio 2019
Il regime siriano e le milizie sue alleate hanno effettuato più di 300 attacchi chimici, nel paese devastato dalla guerra civile. Lo afferma un rapporto del Global Public Policy Institute pubblicato domenica, secondo il quale il 98% dei 336 attacchi chimici documentati in Siria (per lo più con barili di cloro) sono stati compiuti dal regime del presidente Bashar Assad, mentre il restante 2% può essere attribuito al gruppo terroristico Isis. Secondo il rapporto, gli attacchi chimici del regime hanno preso di mira la popolazione civile più che le posizioni militari dei ribelli nel quadro di una strategia di punizione collettiva contro le aree tenute dall’opposizione. Per circa il 90% gli attacchi si sono verificati dopo che l’attacco con gas sarin dell’agosto 2013 nei sobborghi di Damasco aveva violato quella che l’allora presidente Usa Barack Obama aveva precedentemente definito una “linea rossa” il cui superamento avrebbe richiesto una risposta militare contro il governo di Assad. Obama raggiunse invece un accordo in base al quale Assad dichiarò d’aver di essersi disfatto di tutte le sue scorte di armi chimiche, ma già all’epoca l’Organizzazione internazionale per la proibizione delle armi chimiche aveva espresso preoccupazione per le omissioni e contraddizioni nella dichiarazione di Damasco.
18 Febbraio 2019
Twitter ha nascosto e poi rimosso un tweet attribuito alla Guida Suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, in cui veniva ricordato l’ordine emesso nel 1989 dall’ayatollah Ruhollah Khomeini di uccidere il romanziere indiano-britannico Salman Rushdie (accusato di blasfemia per il libro I versetti satanici ). Il tweet di Khamenei affermava che l’uccisione di Rushdie è voluta da Dio e quindi l’ordine di eseguirla è irreversibile. Twitter ha detto d’aver rimosso il tweet per il suo carattere di “istigazione a specifici atti di violenza” , ma non ha chiuso l’account che l’aveva pubblicato.
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