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Il presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen ha esortato mercoledì Hamas ad affrettarsi a raggiungere un accordo con Israele (sulla restituzione degli ostaggi) per salvare la striscia di Gaza dall’offensiva militare israeliana.

Una donna israeliana è stata uccisa e altre otto persone ferite da una raffica di razzi lanciati dal Libano sulla città di Safed nel nord di Israele a ca. 13 km dal confine. Da mesi i terroristi sciiti Hezbollah sostenuti dall’Iran lanciano attacchi quotidiani con razzi, missili e droni sul nord di Israele. “Siamo impegnati a combattere Israele finché non sarà cancellato dalla carta geografica”, ha detto il Segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un discorso martedì. “L’interesse nazionale del Libano, dei palestinesi e del mondo arabo – ha continuato Nasrallah – è che Israele esca sconfitto da questa battaglia. Pertanto, ci impegniamo affinché Israele venga sconfitto”. Nasrallah ha aggiunto che i residenti del nord di Israele “non torneranno” alle loro case e ha minacciato che ancora più persone verranno sfollate. Decine di migliaia di israeliani sono stati sgomberati da mesi da città e villaggi del nord di Israele a causa degli attacchi Hezbollah. Il capo di Hezbollah ha inoltre respinto la richiesta che il suo gruppo si ritiri a nord del fiume Litani (ca. 20 km dal confine con Israele) come prescrive la risoluzione Onu 1701 del 2006. “Coloro che nutrono l’idea che ci ritireremo sul fiume Litani – ha detto Nasrallah – hanno capito che è più facile portare il fiume al confine, che Hezbollah al fiume”.

In una conferenza stampa martedì sera il portavoce delle Forze di Difesa israeliane, Daniel Hagari, ha mostrato un filmato in cui si vede il capo di Hamas Yahya Sinwar in un tunnel a Khan Younis nel sud della striscia di Gaza. Il video, ottenuto da una telecamera di sicurezza di Hamas, è stato girato il 10 ottobre, tre giorni dopo il massacro del 7 ottobre. Si vede il fratello di Sinwar, Ibrahim, che guida il capo di Hamas, insieme a una delle sue mogli e due figli, in fuga attraverso il passaggio sotterraneo verso alloggi sicuri approntati in anticipo, ha spiegato Hagari. Ed ha aggiunto: “Siamo determinati a catturarlo, e lo cattureremo”. “Mentre sopra infuriava la guerra – ha detto Hagari – lui e alti esponenti di Hamas se ne stavano nel complesso sotterraneo in buone condizioni, con cibo e servizi e casseforti con milioni di shekel e dollari in contanti”. Il tunnel fa parte di un’importante rete di passaggi perlustrati dalle Forze di Difesa israeliane sotto un cimitero nell’area di Bani Suheila, a Khan Younis. E’ qui che si trovava fra l’altro l’ufficio da dove il comandante del Battaglione Orientale della Brigata Khan Younis diresse l’attacco del 7 ottobre. La rete si collega anche a tunnel dove sono stato tenuti degli ostaggi. Il filmato è stato trovato in un tunnel decine di metri sotto terra. “La caccia a Sinwar non si fermerà finché non lo prenderemo, vivo o morto”, ha concluso Hagari.

Clicca la foto per il video su Times of Israel

Clicca l’immagine per un video che mostra gli alloggi usati da Sinwar con bagni, cucina attrezzata, area per dormire e milioni in contanti

Nuove immagini del salvataggio dei due ostaggi la notte tra domenica e lunedì a Rafah. Il video di una telecamera a elmetto mostra agenti dell’unità d’élite antiterrorismo Yamam della polizia israeliana che fanno irruzione nell’edificio dove erano detenuti Fernando Marman e Louis Har e in un violento scontro a fuoco ravvicinato uccidono tre terroristi di guardia. I due ostaggi liberati sono stati poi portati fuori Rafah a bordo di veicoli blindati. Il capo di stato maggiore delle Forze di Difesa israeliane Herzi Halevi ha detto che non c’era nessuna certezza che l’operazione avesse successo spiegando che “ogni settimana effettuiamo operazioni speciali, mettendo a rischio la vita delle truppe in condizioni complesse di grande incertezza, per cercare di portare a casa degli ostaggi. Questa volta abbiamo avuto successo, ma ci sono state altre operazioni che non sono riuscite. Non smetteremo di provarci e lo faremo con grande determinazione e responsabilità”. Halevi ha aggiunto che l’operazione di salvataggio non avrebbe potuto essere portata a termine senza l’offensiva di terra dell’esercito contro Hamas. Vedi le immagini su Times of Israel

Al Jazeera afferma che il suo giornalista Abu Omar è stato ferito dalle Forze di Difesa israeliane vicino a Rafah (striscia di Gaza sud) mentre svolgeva il suo lavoro e ha dovuto subire l’amputazione di un piede. Abu Omar è lo stesso “giornalista” che il 7 ottobre ha inviato filmati dall’interno del kibbutz Nir Oz nei quali inneggiava ai “mujaheddin” mentre si svolgeva l’assalto di Hamas. Vedi uno di questi suoi filmati su X

Le Forze di Difesa israeliane hanno diffuso nuovi filmati dell’operazione di salvataggio degli ostaggi a Rafah, nel sud della striscia di Gaza. Le immagini mostrano le forze speciali sotto il fuoco dei terroristi e i momenti in cui l’unità di commando Shayetet 13 accompagna Fernando Marman e Louis Har a un eliporto improvvisato nella striscia. Si sente un ufficiale dire alla radio: “Gli ostaggi sono nelle nostre mani. Ci sono spari contro le forze dell’ordine”. Poi un altro che dice: “La forza ha iniziato a muoversi lungo l’asse. La forza si sta disimpegnando”, mentre il video mostra un convoglio di mezzi corazzati in movimento. Dentro uno degli blindati si intravedono i commando che chiedono a Marman e Har come stanno. “Sotto shock”, risponde uno di loro. “Ti senti bene?” chiede un ufficiale ad Har, che risponde: “Benissimo”. I commando danno loro due cappotti da indossare prima di dirigersi verso l’elicottero. Uno dei soldati dà ad Har le sue scarpe poiché Har è stato prelevato a piedi nudi, e nel video si vede che il soldato aiuta l’ex-ostaggio ad allacciare le stringhe. I soldati offrono ai due bottiglie d’acqua e chiedono se hanno bisogno di una coperta per riscaldarsi. Uno dei due risponde: “Siamo caldi nel cuore”. Ai due ostaggi liberati viene poi spiegato che dovranno salire rapidamente sull’elicottero che dovrà decollare velocemente per trasportarli all’ospedale, in Israele. Clicca la foto per il filmato su Times of Israel (con sottotitoli in inglese)

Clicca la foto per il filmato su Times of Israel (con sottotitoli in inglese)

Nella notte, le Forze di Difesa israeliane hanno tratto in salvo due ostaggi rapiti dal kibbutz Nir Yitzhak il 7 ottobre e deportati nella striscia di Gaza dai terroristi palestinesi: Fernando Simon Marman (60 anni) e Norberto Louis Har (70 anni) sono ora ricoverati per accertamenti al Sheba Medical Center di Ramat Gan

Fino al 2022 il giornalista di Al Jazeera Mohammed Wishah aveva un secondo lavoro come comandante nelle unità missilistiche anticarro di Hamas, e alla fine del 2022 e passato nel campo ricerca e sviluppo delle unità aeree di Hamas. Lo rivelano documenti e foto recuperate dalle Forze di Difesa israeliane alcune settimane fa in uno dei campi di Hamas nel nord della striscia di Gaza, e rese note domenica sera dal portavoce militare per i media arabi, Avichay Adraee. “La mattina giornalista di Al Jazeera e la sera terrorista di Hamas” ha scritto Adraee su X, spiegando che “durante le operazioni è stato sequestrato un computer portatile appartenente a qualcuno di nome Muhammed Samir Muhammed Wishah, nato nel 1986 a Bureij, che risulta chiaramente essere un importante comandante delle unità missilistiche anticarro di Hamas”. L’account X in inglese delle Forze di Difesa israeliane ha commentato: “Ehi Al Jazeera, pensavamo che i tuoi giornalisti dovessero fornire resoconti imparziali sui fatti, non partecipare attivamente alla loro creazione in prima linea come terroristi di Hamas”. Il mese scorso, il portavoce militare Daniel Hagari ha presentato le prove che due giornalisti uccisi a Gaza erano in realtà membri di Hamas e della Jihad Islamica palestinese.

A sinistra, il “giornalista di Al-Jazeera Mohammed Wishah, a destra il terrorista, comandante e istruttore di Hamas Mohammed Wishah (clicca per ingrandire)

La scorsa settimana, sulla base di informazioni di intelligence, la brigata di fanteria Givati, l’unità di commando Shayetet 13 della Marina e altre unità speciali delle Forze di Difesa israeliane hanno catturato 20 terroristi, inclusi membri di Hamas, che si nascondevano dentro l’ospedale Al-Amal, a Khan Younis, nel sud della striscia di Gaza. L’operazione è stata effettuata in coordinamento con il personale ospedaliero per non interrompere il funzionamento dell’ospedale e senza aprire il fuoco. Nessun paziente e nessun membro dello staff è stato danneggiato durante l’operazione, al termine della quale le Forze di Difesa israeliane hanno agevolato la consegna all’ospedale di più di 20 bombole di ossigeno e altre attrezzature mediche.

Il Ministro degli esteri israeliano Israel Katz ha chiesto al Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres di licenziare “immediatamente” la relatrice speciale delle Nazioni Unite Francesca Albanese (una funzionaria Onu con un curriculum di dichiarazioni antisemite e anti-israeliane) in seguito alle sue recenti frasi che assolvono il massacro di Hamas del 7 ottobre dall’accusa di antisemitismo e sembrano piuttosto gasificarlo con il pretesto dalla “oppressione”. “Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle Nazioni Unite – ha detto il ministro Katz – La loro inviata speciale ‘spiega’ al presidente francese che il massacro del 7 ottobre non ha nulla a che fare con ebraismo e antisemitismo. Ma il tempo degli ebrei che restano in silenzio di fronte a tali falsità è finito”