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I ministri del gabinetto di guerra Benny Gantz e Gadi Eisenkot starebbero valutando la possibilità di limitare l’ingresso degli aiuti umanitari nella striscia di Gaza per un breve periodo di tempo fino a quando la distribuzione degli aiuti non verrà tolta dalle mani di Hamas. Secondo quanto riferito mercoledì sera da Canale 12, i due ministri ritengono che limitare l’ingresso degli aiuti spingerebbe un organismo alternativo a subentrare a Hamas nella distribuzione degli aiuti ai civili e potrebbe aumentare la pressione per il rilascio degli ostaggi. Da diversi giorni alcuni familiari di ostaggi manifestano ai valichi frontiera con Gaza chiedendo di condizionare l’ingresso di aiuti alla liberazione degli ostaggi.

Un video non datato che circola sui social network mostra un civile palestinese che si rivolge in ebraico a soldati israeliani a Gaza scagliandosi contro i capi di Hamas. “Non andatevene da qui – grida il palestinese ai soldati – Le gente è stupida, non capisce niente. Noi non abbiamo niente a che fare con tutto questo. Sono Sinwar e Haniyeh. Haniyeh è in un ristorante in Turchia e Sinwar è sotto terra a mangiare carne, mentre noi siamo qui a mangiarci pallottole in testa”. Vedi il video su Times of Israel

Nabil Abu Rudeineh, vice primo ministro dell’Autorità Palestinese e portavoce del presidente Abu Mazen, ha dichiarato che se Hamas dovesse vincere le future elezioni generali palestinesi, Abu Mazen sarebbe pronto a cedere il controllo dell’Autorità Palestinese al gruppo terroristico (responsabile della carneficina del 7 ottobre in Israele con cattura di ostaggi e della conseguente guerra in corso a Gaza). In un’intervista rilasciata sabato al canale saudita Al Arabiya, Abu Rudeineh ha detto che il popolo palestinese deve trovare un terreno comune e formulare una posizione unitaria e che,  dopo la guerra, l’Autorità Palestinese “è pronta a tenere elezioni generali e, se Hamas vince, il presidente cederà l’Autorità”. L’Autorità Palestinese non tiene elezioni generali dal 2006, quando Hamas ottenne la maggioranza dei seggi nel Consiglio legislativo, e successivamente prese il controllo totale della striscia di Gaza con un colpo di stato sanguinoso.

Dopo Usa e Canada, Italia, Regno Unito e Finlandia, anche Germania, Australia, Olanda ed Estonia hanno annunciato d’aver sospeso i finanziamenti all’Unrwa dopo l’avvio di un’indagine su 12 dipendenti accusati d’aver preso parte attiva alla carneficina del 7 ottobre in Israele. Fra gli accusati, anche alcuni che hanno assassinato e rapito cittadini israeliani filmando se stessi nell’atto di compiere il crimine. Prove e filmati diramati dall’intelligence israeliana dimostrano che dipendenti Unrwa sono coinvolti anche nel trasferimento di armi e che strutture Unrwa sono state usate dai terroristi nei combattimenti. Il portavoce del governo israeliano Mark Regev ha affermato che esiste un rapporto strutturale tra Unrwa e Hamas e che non è solo una questione di singoli casi. I nomi finora coinvolti, ha detto, sono solo la “punta dell’iceberg”.

Un video diffuso sabato su X dal Coordinatore delle attività governative israeliane nei Territori mostra centinaia di palestinesi della striscia di Gaza che chiedono la fine del dominio del gruppo terroristico Hamas. “Abbasso Hamas”, gridano i manifestanti nel filmato, girato venerdì in un corridoio umanitario garantito dall’esercito israeliano nella zona di Khan Younis per consentire ai civili palestinesi di allontanarsi dalla zona dei combattimento verso l’area costiera di al-Mawasi. “Negli ultimi giorni vediamo sempre più prove di critiche pubbliche dagli abitanti di Gaza contro Hamas”, scrive il Capo Coordinatore militare Ghassan Alian. Il portavoce arabo delle Forze di Difesa israeliane, Avichay Adraee, ha citato alcuni civili di Gaza che, percorrendo il corridoio, hanno detto ai soldati che Hamas cercava di impedire loro con minacce e violenza di lasciare le aree di combattimento. Intanto nel corridoio i soldati assistevano civili palestinesi anziani o malati. Venerdì si sono visti palestinesi evacuare dall’ospedale Nasser di Khan Yunis, dentro e attorno al quale operano terroristi di Hamas, talvolta persino sparando dalle finestre. Le Forze di Difesa israeliane hanno comunicato in arabo che non vi è obbligo di evacuare gli ospedali della zona, ma ha aperto un corridoio in via Al-Bahar per i palestinesi che vogliono farlo. Anche media palestinesi hanno riferito di crescenti voci di abitanti di Gaza che accusano Hamas di impadronirsi degli aiuti e controllarne i prezzi imponendo un pizzo.

Elogiando la decisione di Stati Uniti e Canada di sospendere i finanziamenti all’Unrwa a seguito dell’indagine su diversi dipendenti accusati d’aver partecipato alla carneficina del 7 ottobre, il ministro degli esteri israeliano Israel Katz ha twittato: “Da anni avvertiamo: l’Unrwa perpetua la questione dei profughi, ostacola la pace e funge da braccio civile di Hamas a Gaza. L’Unrwa non è parte della soluzione: molti suoi dipendenti sono affiliati a Hamas con ideologie omicide e aiutano le attività terroristiche”. Katz aggiunge che il suo ministero intende promuovere una politica che, “il giorno dopo”, fermi le attività dell’Unrwa a Gaza. Dopo Usa e Canada, anche Italia, Regno Unito e Finlandia hanno annunciato d’aver sospeso i finanziamenti all’Unrwa. Sabato Hamas ha criticato l’Unrwa per aver licenziato i dipendenti sospettati d’aver partecipato alla carneficina contro Israele del 7 ottobre, sostenendo che non rientra nelle competenze dell’Unrwa “assumere posizioni politiche riguardo al conflitto”. In un comunicato ufficiale, Hamas scrive che la richiesta da parte dell’Unrwa di rilasciare gli ostaggi costituisce “un’ingerenza in questioni che non la riguardano e che vanno oltre la sua autorità”.

Il nuovo ristorante in Giordania chiamato “7 ottobre” cambierà nome a causa delle pressioni ricevute. Lo riferisce YnetNews citando un post su Facebook del proprietario del ristorante che afferma d’essere costretto a cambiare il nome a causa di “pressioni politiche” delle autorità locali, che hanno minacciato di ritirargli la licenza spiegando che è proibito dare a un ristorante un nome con connotazioni politiche. “Il 7 ottobre – scrive il ristoratore giordano – è una data onorevole e resterà impressa per sempre nei nostri cuori. Non cercavo pubblicità o marketing. Sono orgoglioso di me stesso e orgoglioso d’aver scosso la fragile entità [Israele] e d’aver seminato il terrore nei loro cuori per almeno due giorni”.

La maggior parte degli ebrei israeliani è contraria a un accordo per la liberazione degli ostaggi che comporti la scarcerazione di tutti i terroristi palestinesi detenuti (anche quelli arrestati durante e dopo il 7 ottobre). Secondo un sondaggio condotto questa settimana dall’Israel Democracy Institute, il 60% degli ebrei israeliani si dichiara contrario a un tale accordo (non va dimenticato che Yahya Sinwar, il principale responsabile della carneficina del 7 ottobre, venne scarcerato nel 2011 nel quadro del ricatto per la liberazione dell’ostaggio Gilad Shalit). Circa la gestione della guerra, l’88% degli ebrei israeliani dà una valutazione positiva delle Forze di Difesa israeliane (come il 43%  degli arabi israeliani), mentre solo il 46% degli ebrei israeliani e il 14% degli arabi israeliani valutano positivamente il gabinetto di guerra governativo.

Gli Stati Uniti sono allarmati dalle accuse secondo cui almeno 12 dipendenti dell’Unrwa (agenzia Onu per i profughi palestinesi) avrebbero preso parte alla carneficina perpetrata da Hamas in Israele il 7 ottobre e hanno temporaneamente sospeso i finanziamenti. Lo ha affermato il portavoce il Dipartimento di stato, Matthew Miller, specificando d’aver “temporaneamente sospeso i finanziamenti aggiuntivi all’Unrwa mentre esaminiamo queste accuse e le misure che le Nazioni Unite stanno adottando per affrontarle. Chiunque abbia partecipato agli atroci attacchi del 7 ottobre deve assumersi la totale responsabilità”, ha aggiunto Miller. Dal canto suo, il rappresentante della politica estera dell’Unione Europea Josep Borrell si è detto “estremamente preoccupato” per le accuse, ma non ha annunciato un’analoga sospensione dei finanziamenti, riservandosi di “valutare ulteriori passi e trarre lezioni sulla base del risultato di un’indagine completa ed esauriente”. Venerdì, il Commissario generale dell’Unrwa Philippe Lazzarini, ha affermato: “Le autorità israeliane ci hanno fornito informazioni sul presunto coinvolgimento di diversi dipendenti dell’Unrwa negli orribili attacchi contro Israele del 7 ottobre. AL fine di proteggere la capacità dell’agenzia di fornire assistenza umanitaria, ho preso la decisione di rescindere immediatamente i contratti di questi membri del personale e di avviare un’indagine per stabilire senza indugio la verità.”

Nel chiaro intento di esasperare il ricatto psicologico terroristico sulla popolazione israeliana, i nazi-jihadisti palestinesi di Hamas hanno pubblicato venerdì sera un nuovo video che mostra in vita tre donne tenute in ostaggio nella striscia di Gaza in violazione di ogni norma etica e giuridica. Nel video di cinque minuti, in cui sono montati insieme tre filmati, vengono mostrati i volti delle soldatesse Daniella Gilboa e Karina Ariev e della civile Doron Steinbrecher, tutte rapite e deportate a Gaza il 7 ottobre. Non è dato sapere quando esattamente siano state girate le immagini. La maggior parte dei mass-media israeliani ne danno notizia, ma si rifiutano di pubblicare i video terroristici di Hamas.