Le squadre militari israeliane di ricerca e soccorso che operano nella Turchia sud-orientale hanno finora estratto vivi dalle macerie dieci civili turchi. Lo hanno comunicato giovedì mattina le Forze di Difesa israeliane.
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Ad un’esposizione nella città di Isfahan (centro Iran), il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche iraniane ha esibito mercoledì quello che appare come un missile balistico terra-terra recante la scritta in ebraico “Morte a Israele”. Le immagini sono state diffuse su Twitter dall’agenzia di stampa Tasnim. Oltre al missile, una bandiera israeliana con la scritta in persiano “Morte a Israele” è stata stesa all’ingresso della mostra in modo che venga calpestata dai visitatori.
Una delegazione di aiuti delle Forze di Difesa israeliane è giunta mercoledì in Turchia per creare un ospedale da campo. Le Forze di Difesa israeliane hanno comunicato che 15 aerei cargo hanno trasportato e centinaia di tonnellate di attrezzature e 230 persone specializzate di ricerca e soccorso che vanno ad aggiungersi alle 150 già operative sul campo. L’ospedale sarà allestito vicino a dove operano le squadre di ricerca, nella città di Kahramanmaraş, nota anche come Marash.
In un’operazione di diverse ore, le squadre di soccorso israeliane che operano nel sud-est della Turchia hanno contribuito mercoledì a estrarre dalle macerie un bambino di 2 anni, ora ricoverato in condizioni soddisfacenti, come spiega in questo video il capitano Alon Hominer. Nel pomeriggio i soccorritori israeliani hanno estratto anche una ragazza di 15 anni rimasta intrappolata sotto le macerie del condominio dove viveva con la famiglia a Marash. È in gravi condizioni, ma cosciente. La famiglia ha chiesto che non vengano diffuse immagini del recupero.
Nella notte di martedì, la missione di salvataggio israeliana è riuscita a salvare una turca di 23 anni rimasta intrappolata sotto le macerie da lunedì mattina. Ci sono volute quattro ore e mezza per estrarre la giovane, che è emersa in condizioni relativamente accettabili con solo una frattura al bacino. Altre persone sono state salvate dalle macerie nelle ore successive, compresi alcuni bambini.
Le Forze di Difesa israeliane hanno annunciato che mercoledì invieranno in Turchia un ospedale da campo supportato da 230 tra medici, paramedici e infermieri (militari ma anche alcuni civili inviati dal Ministero della sanità). La nota specifica che tutti i membri della delegazione riceveranno le appropriate vaccinazioni per evitare la trasmissione di malattie.
Sulla pista di Gaziantep, in Turchia, un aereo Sun D’Or, sussidiaria della compagnia El Al battente bandiera israeliana, con a bordo una delegazione umanitaria israeliana, si è trovato martedì sera fianco a fianco con un aereo militare dell’arci-nemico Iran, giunto in Turchia con lo stesso scopo. Vedi il video sul Jerusalem Post

Altri 25 volontari (medici, paramedici, soccorritori), organizzati da United Hatzalah, sono decollati dall’aeroporto Ben Guiron martedì pomeriggio alla volta della Turchia, portando con sé 10 tonnellate di attrezzature e aiuti umanitari. La squadra è diretta a Gaziantep, una delle città più colpite dal terremoto (clicca per ingrandire)
Un’autobomba telecomandata che doveva essere utilizzata per un attentato terroristico è esplosa prematuramente, lunedì sera, nel quartiere al-Jabariyat di Jenin. Vi sarebbero due feriti palestinesi.