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Sheikh Maher al-Karaz, un capo Hamas a Nablus, parlando a una manifestazione a sostegno degli attentati nel Sinai: Accogliamo con favore lattacco a Taba. La resistenza continuerà finché vi saranno giovani uomini e donne pronti a sacrificare le propria vita. Il nostro motto è: occhio per occhio, sangue per sangue, edificio per edificio.

Abu Haitham, insegnate palestinese in una scuola dellagenzia Onu UNRWA: Penso che dietro agli attentati nel Sinai ci sia il governo dIsraele, allo scopo di dividere palestinesi da egiziani e avere unaltra scusa per aggredire il popolo palestinese.

Ufficiali della sicurezza israeliana ritengono probabile che dietro gli attentati di giovedì sera nel Sinai ci sia la mano della rete Al-Qaeda. Egiziani e americani tendono a condividere tale attribuzione.

Lesplosione che giovedì sera ha distrutto unintera ala dellhotel di Taba è stata provocata da una jeep Isuzu imbottita con 220 kg di esplosivo, lanciata contro lingresso dellalbergo.

Secondo il capo israeliano del fonte interno Yair Naveh, la cooperazione nelle operazioni di soccorso fra israeliani ed egiziana è andata migliorando di ora in ora. Adesso Israele spera di raggiungere un accordo con lEgitto sulla gestione congiunta delle emergenze: accordi simili esistono già tra Israele, Turchia e Giordania.

Secondo il capo israeliano del fonte interno Yair Naveh, le operazioni di soccorso allhotel di Taba continueranno almeno fino a domenica pomeriggio nella debole speranza di trovare ancora qualche sopravvissuto sotto le macerie.

Agenti israeliani starebbero partecipando alle indagini sugli attentati nel Sinai, ma lEgitto ufficialmente preferisce non ammettere cooperazione anti-terrorismo con Israele.

Forse un camion bomba, con unenorme quantità di esplosivo, lordigno usato dai terroristi a Taba. Non è ancora chiaro se fosse dotato di telecomando o guidato da terrorista suicida.

Secondo le prime indagini, le due auto esplose giovedì sera a Ras Satan (Sinai egiziano) sarebbero saltate prematuramente: dovevano colpire due diversi alberghi. Il piano dei terroristi era quello di far saltare contemporaneamente tre hotel sul Mar Rosso frequentati da israeliani.

Addestrare il personale sanitario del Lazio ad affrontare situazioni di emergenza legate ad eventi come attacchi terroristici, calamità naturali e maxi incidenti stradali: questo lo scopo del workshop organizzato fino al 9 ottobre a Roma da Regione Lazio, Rambam Medical Center di Haifa (Israele) e dalla società Asclepion, che si occupa di informazione continua in sanità.