Sezione: News

Egitto: l’esercito israeliano interrompa operazioni nella striscia di Gaza se vuole che ci assumiamo il compito di garantirne la sicurezza. L’Egitto ha proposto di collocare forze internazionali presso porto e aereoporto di Gaza dopo il ritiro israeliano.

Arrestato mercoledì a Nablus Mahand Abu Aishe, capo locale della Jihad Islamica ed esperto di esplosivi. Durante loperazione, ucciso un altro terrorista che aveva cercato di sparare sui soldati.

Inviato Usa in MO William Burns: I palestinesi devono seriamente riformare i loro servizi di sicurezza.

LAgenzia Ebraica accetta di aiutare il reisediamento nel Negev e in Galilea degli abitanti di Gush Katif dopo il ritiro da Gaza, ma non lo smantellamento delle strutture.

Sondaggio dall’Università di Haifa: 55% degli ebrei israeliani pensa che gli arabi israeliani siano una minaccia, la maggior parte vorrebbe che il governo ne incoraggiasse lemigrazione da Israele. Inoltre, il 60% dei mille intervistati è favorevole a ritiro da Cisgiordania e Gaza.

Zakaria Zubeidi, capo a Jenin delle Brigate Martiri di al Aqsa (Fatah di Arafat) al quotidiano al Quds: Non fermeremo gli attacchi anche se Israele si ritira dalla Striscia di Gaza.

Capo di stato maggiore israeliano Moshe Ya’alon: La distruzione delle abitazioni dei terroristi suicidi ha portato a un aumento di denunce e informazioni da parte di vicini e famigliari, permettendoci di prevenire molti attentati. La calma attuale è apparente: siamo noi che impediamo gli attentati.

A un posto di blocco presso Betlemme i soldati israeliani hanno sorpreso e arrestato lunedì sera 3 terroristi palestinesi (tra i quali Imad Faraj, un capo della milizia Tanzim di Fatah), che cercavano di scappare nascosti in unambulanza. Faraj guidava da mesi una cellula per attentati suicidi

LEritrea intende aprire unambasciata in Israele. Israele ha unambasciata in Eritrea dal 1993, due anni dopo lindipendenza dallEtiopia. LEritrea (50% di musulmani) è paese osservatore nella Lega Araba.

L’Alta corte di giustizia ha emanato lunedì un decreto ingiuntivo temporaneo che ha bloccato lo smantellamento dell’avamposto di Givat Haroeh da parte dell’esercito israeliano. La corte ha deciso che prima di procedere sia necessario sentire una petizione contraria allo smantellamento.