Sharansky contro le condanne a morte nellAutorità Palestinese

L'Autorità Palestinese vuole giustiziare persone accusate daver aiutato nella lotta al terrorismo.

image_603Con un’interpellanza urgente al primo ministro Ariel Sharon, il ministro israeliano Natan Sharansky ha dichiarato che il governo deve esigere dall’Autorità Palestinese che sospenda immediatamente le esecuzioni capitali di coloro che sono stati condanni con l’accusa di aver collaborato con Israele.
“Israele deve chiedere immediatamente all’Autorità Palestinese di fermare le previste esecuzioni con pena capitale dei presunti collaboratori – scrive Sharansky – E’ inaccettabile che l’Autorità Palestinese chieda la scarcerazione di terroristi dai penitenziari israeliani, e che noi si risponda affettivamente nella speranza di un’apertura di pace, e che nello stesso tempo la stessa Autorità Palestinese si appresti a perpetrare l’uccisione di stato di persone accusate d’aver aiutato Israele nella lotta contro il terrorismo”.
L’appello di Sharansky fa seguito alla notizia che il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha approvato l’esecuzione di una quindicina di palestinesi, su raccomandazione del tribunale militare palestinese. La notizia è stata confermata dal mufti di Gerusalemme.
“E’ impossibile costruire una processo di pace fondato sul sangue – continua Sharansky – Tale processo può essere basato solo sulla buona volontà di entrambe le parti. L’esecuzione a sangue freddo di queste persone, accusate d’aver collaborato nel prevenire atti di terrorismo, è in aperta contraddizione con i gesti chiesti a Israele, calpesta i diritti umani e con essi qualunque speranza per un futuro migliore in Medio Oriente”.

(Da: Jerusalem Post, 6.03.05)