«Sono un soldato israeliano, e ne sono fiero»

Il rap del soldato che le canta agli amici dei nemici di Israele

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Proponiamo in questa pagina il filmato (prodotto dallo staff del sito satirico israeliano Latma) della performance di un gruppo di riservisti israeliani, accompagnato dalla traduzione del testo della canzone, caratterizzato dalla carica dissacrante e “politicamente scorretta” tipica della cultura musicale RAP (acronimo di Rhythm And Poetry, che si potrebbe tradurre “rime ritmate”).

Il video è anche in LATMA TV

TESTO

[in inglese]
Forza, dì pure che sono un criminale di guerra
Dai, stronzetto, è per questo che sei qui
Fai una foto, la puoi manipolare se vuoi
Devo assumere un’espressione terrificante?
Altri più grossi di te sono stati qui, e sono scomparsi
Per non dire dei più furbi, ma non ci vuole molto
E allora inganna gli ingenui
Qualunque cosa tu riesca a fare e per quanto tu possa mentire
Non sei che polvere sulla mia manica
Questo è il mio paese da 4.000 anni
Cioè da prima che la tua bis-bisnonna portasse i pannolini e frignasse
Apri un libro, non è un grande mistero
Anche se sono certo che sei stato bocciato in storia
Quando non puoi usare la forza ricorri all’imbroglio
Ma francamente, pidocchio, non me ne frega niente
Della tua opinione da ignorante o di quello che pensi di me
Io sono un soldato israeliano e ne sono fiero

[in ebraico]
Vivo alla giornata
E continuo per la mia strada
Un giorno dopo l’altro
Niente cambia da queste parti
L’orologio continua a ticchettare
E presto spunterà il domani
E torniamo sempre alla buona vecchia banda
Io non ho un’altra patria

[in inglese]
Lascia che ti dica ora che cosa condannare
Le dieci piaghe
Penso che Mosè dovrebbe essere portato alla Corte dell’Aja
Lascia andare la mia gente:
Dichiarazione piena di presunzione
Ulcere e grandine:
Questo sì che è un crimine contro l’umanità
Il nome di questo posto – Giudea – ti dice niente?
Spegni la fotocamera e fai lavorare i neuroni
Due più due, lo so, per te è difficile
Quindi esagera, manipola, non me ne frega un c……
E adesso passa alla Samaria, che tu chiami AP
Il posto di re David e di tutti i profeti e, guarda un po’,
anche Gesù è stato qui ma, mi spiace dirtelo,
Ho sentito delle voci terribili, dicono che fosse ebreo
Dunque non lasciare che io ti interrompa
Fai il lavoro per cui sei stato assunto
Con le tue organizzazioni mi hai davvero stufato
La morale è che, per quanto sgradevole sia,
Io sono un soldato israeliano e ne sono fiero

[in ebraico]
Vivo alla giornata
E continuo per la mia strada
Un giorno dopo l’altro
Niente cambia da queste parti
L’orologio continua a ticchettare
E presto spunterà il domani
E torniamo sempre alla buona vecchia banda
Io non ho un’altra patria

[in inglese]
Questa volta non me ne andrò
E’ inutile
Ne ho avuto abbastanza
Delle tue distorsioni e dei tuoi abusi
Ogni volta arrivi in una forma e un travestimento diversi
Purezza della razza, diritti umani, tutte bugie
E allora scrivi, mordi, fomenta, a me sta bene
Fai il tuo lavoretto e io continuerò a fare il mio
Dalle montagne della Galilea, dal deserto al mare
Io sono un soldato israeliano, e ne sono fiero

[in ebraico]
Vivo alla giornata
E continuo per la mia strada
Un giorno dopo l’altro
Niente cambia da queste parti
L’orologio continua a ticchettare
E presto spunterà il domani
E torniamo sempre alla buona vecchia banda
Io non ho un’altra patria

 

Vedi anche:

Il soldato israeliano che “suona” il suo blindato. “No More War Concerto” (Il concerto Basta guerra)