Terroristi palestinesi esultano per il rapporto Baker-Hamilton

E la prova che la jihad funziona e finirà per distruggere Usa e Israele hanno detto a WorldNetDaily

image_1490Le raccomandazioni contenute nel rapporto Baker-Hamilton a favore di un ritiro dall’Iraq e del dialogo con Siria e Iran dimostrano che la “resistenza islamica” funziona e che l’America alla fine sarà sconfitta. Lo affermano diversi capi di gruppi terroristi palestinesi intervistati da WorldNetDaily.
I capi, affiliati alle maggiori fazioni terroristiche palestinesi di Cisgiordania e Gaza, salutano con soddisfazione le nuove indicazioni politiche contenute del rapporto del Gruppo di Studio Usa sull’Iraq che, secondo loro, riconoscono che l’islam è “il nuovo gigante del mondo”.
“Il rapporto dimostra che questa è l’era dell’islam e della jihad – dice Abu Ayman, un capo a Jenin della Jihad Islamica palestinese, il gruppo responsabile degli attentati suicidi degli ultimi due anni in Israele – [Con il rapporto del Gruppo di Studio] gli americani sono arrivati alla conclusione che l’Islam è il nuovo gigante del mondo, e che è più prudente ridurre le ostilità con questo gigante. Nel Corano il principio della rotazione è chiaro: secondo questo principio, la fine degli americani e di tutti i non credenti è sempre più vicina”.
Secondo Abu Abdullah, un capo delle Brigate Izz al-Din al-Qassam (ala militare di Hamas), il rapporto Baker rappresenta una vittoria per l’islam apportata da “Allah e dai suoi angeli”. “Non una semplice vittoria – dice – Ma una grande vittoria. La più grande superpotenza del mondo viene sconfitta da un piccolo gruppo di mujahedyin (combattenti). Non v’è dubbio che Allah e i suoi angeli stanno combattendo al fianco degli insorti contro gli americani. È un segnale per tutti coloro che continuano a dire che America, Israele e occidente in generale non possono essere sconfitti sul campo per cui dovremmo negoziare con loro”. Dopo il ritiro dall’Iraq, continua Abu Abdullah, l’America verrà sconfitta anche sul suo suolo e “alla fine la jihad distruggerà Israele”. “L’America deve capire che, con governi anti-Usa in America latina e con l’islam che cresce e si rafforza anche dentro gli stessi Stati Uniti, il prossimo passo sarà la sconfitta totale sul loro territorio, non una sconfitta soltanto relativa come quella che stanno subendo in Iraq”.
Abu Nasser, numero due in Cisgiordania delle Brigate Martiri di al-Aqsa (gruppo terroristico affiliato a Fatah), ha definito il rapporto del Gruppo di Studio Baker-Hamilton “una grande vittoria” da cui altre organizzazioni jihadiste possono imparare. “La vittoria in Iraq rappresenta un grande messaggio e una lezione per tutti i movimenti rivoluzionari del mondo. Basta pensare che la resistenza è guidata da alcune centinaia di combattenti sunniti che hanno sconfitto centinaia di migliaia di americani e britannici, e migliaia di soldati appartenenti al regime fantoccio di Baghdad. Come sarebbe la situazione se anche gli sciiti decidessero di unirsi alla resistenza?” si domanda Abu Nasser, aggiungendo che dalla “resistenza irachena” il suo gruppo ha imparato che, alla fine, la jihad distruggerà Israele. “Se Israele non inizia a negoziare il suo ritiro, noi siamo pronti a lanciare una nuova fase dell’intifada”, conclude Abu Nasser.
Abu Ayman, della Jihad Islamica, dice che, una volta completata la “sconfitta” degli Stati Uniti in Iraq, gli insorti dovranno spostarsi da là per trasferirsi in Cisgiordania e striscia di Gaza e contribuire alla distruzione di Israele. “Noi speriamo – dice – che dopo aver cacciato l’occupazione in Iraq, questi sforzi e queste esperienze jihadiste vengano trasferite in Palestina, cioè mi aspetto che quei combattenti vengano in Palestina come parte di un grande esercito islamico. Quella a cui stiamo assistendo – conclude Abu Ayman – è l’alba del vero islam”.

(Da: YnetNews, 7.12.06)