Terroristi trincerati dietro scudi umani
Sfruttano il preavvertimento che le forze israeliane usano di routine per ridurre le vittime civili
Si fa sempre più esplicita la scelta dei terroristi palestinesi di trincerarsi dietro i propri civili, sfruttando il rispetto delle Forze di Difesa israeliane per i valori etici fondamentali nella loro lotta contro il terrorismo.
Sabato sera centinaia di palestinesi, comprese donne e bambini, sono stati fatti schierare attorno all’abitazione di Mohammed Baroud, un capo delle squadre di lanciatori di missili Qassam dei Comitati di Resistenza Popolare. Il dispiegamento di scudi umani è avvenuto dopo che le Forze di Difesa israeliane avevano preavvertito gli abitanti che quell’edificio a Beit Lahiya (striscia di Gaza settentrionale) sarebbe stato colpito.
Di routine le Forze di Difesa israeliane, a differenza di qualunque altro esercito del mondo, preavvertono gli abitanti prima di colpire un edificio che serve da covo o da deposito di armi o da officina per la fabbricazione di ordigni: una pratica da tempo seguita nella striscia di Gaza e che è stata largamente applicata anche nel recente conflitto contro Hezbollah in Libano pur di ridurre al minimo le perdite civili, sebbene essa significhi annullare ogni effetto sorpresa aumentando i rischi per i militari israeliani e riducendo l’efficacia dell’azione. Sabato scorso, tuttavia, per la prima volta questa pratica delle forze israeliane si è tradotta addirittura nello schieramento alla luce del sole di civili palestinesi (anche bambini), a fare da scudi umani per salvare i terroristi e le loro strutture.
“Questi scudi umani non ci impediranno di raggiungere i nostri obiettivi – ha dichiarato domenica un alto ufficiale israeliano al Jerusalem Post – Se non potremo colpirli dall’aria a causa dei civili messi a fare da scudi umani, allora li dovremo raggiungere via terra, e i palestinesi finiranno col pagare un caro prezzo”.
L’ufficiale ha aggiunto che, in ogni caso, le Forze di Difesa israeliane non intendono rinunciare alla tattica della “telefonata di pre-allarme” e che continueranno a farla prima di agire contro strutture terroristiche in aree densamente abitate da civili. “Noi dobbiamo raggiungere ogni singolo obiettivo. Può darsi che sia più difficile a causa degli scudi umani, e che richieda maggiore pianificazione – ha spiegato l’ufficiale – Ma non intendiamo rinunciare ai nostri valori morali e ai nostri principi”. Una delle conseguenze, ha poi aggiunto, potrebbe essere che le forze israeliane saranno costrette a concedere tempi molto più brevi per evacuare le zone interessate.
Venerdì scorso diversi predicatori affiliati a Hamas avevano ingiunto ai fedeli di “occupare” ogni edificio minacciato d’essere colpito dalle forze israeliane, contando sul fatto, ben noto a Gaza, che le forze israeliane cancellano un’operazione quando sanno di non poter evitare perdite civili. Proprio i predicatori avevano ricordato, nei loro sermoni, che le Forze di Difesa israeliane avvertono sempre i proprietari degli edifici, dando loro il tempo di sgomberarli. “Anziché andarsene, i proprietari devono restare dentro e chiamare quanta più gente possibile – aveva affermato uno dei predicatori – Gli scudi umani sono la nostra migliore difesa”.
(Da: Jerusalem Post, israele.net, 19.11.06)
Si veda anche:
Abuso di donne e bambini palestinesi da parte dei terroristi
https://www.israele.net/articles.php?id=1275
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