Tregua fragile

Lanci di Qassam domenica mattina dopo lentrata in vigore del cessate il fuoco

image_1464Sebbene molti gruppi armati palestinesi, nel quadro dei colloqui fra il primo ministro palestinese Ismail Haniyeh e il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), si siano impegnati a rispettare il cessate il fuoco con Israele entrato in vigore domenica mattina alle 6.00 (ora locale), i dirigenti dell’Autorità Palestinese nutrono forti timori che alcuni gruppi terroristici, definiti “minori”, per un loro cinico calcolo politico vogliano infrangere la tregua con l’obiettivo di provocare Israele e costringerlo a riprendere le incursioni militari anti-terrorismo nella striscia di Gaza.
Alle 7.00 locali di domenica mattina, un’ora dopo l’entrata in vigore della tregua e il ritiro delle Forze di Difesa israeliane dalla striscia di Gaza, cadeva su Sderot un missile Qassam palestinese. Altri due Qassam arrivavano un’ora più tardi. In tutto, almeno sei Qassam sono stati lanciati verso Israele dopo l’entrata in vigore della tregua. Colpita anche un’abitazione privata.
I lanci di domenica mattina sono stati rivendicati dalla Jihad Islamica palestinese, che in effetti aveva annunciato di non voler rispettare il cessate il fuoco. Secondo funzionari dell’Autorità Palestinese, la dirigenza del gruppo sarebbe in realtà divisa sulla questione. Ma i lanci di domenica mattina sono stati rivendicati anche dalle Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas.
Abu Mazen e Haniyeh contano di convincere tutti i gruppi a rispettare la tregua, comprese le Brigate Abu-Rish (affiliate a Fatah, ma che operano in stretta collaborazione con Hamas e Comitati di Resistenza Popolare), che hanno dichiarato di non ritenersi vincolate alla sospensione dei lanci su Israele.

(Da: YnetNews, 26.11.06)