Tutela dei civili da parte di Israele, disinformazione da parte palestinese

AUDIO: Israele avverte i civili palestinesi prima di colpire - VIDEO: il cameraman palestinese riceve l’ordine di non riprendere il razzo che cade dentro Gaza

Non c’è paese al mondo che combatta una guerra cercando di tutelare i civili nemici quanto lo fa Israele.

Quando le Forze di Difesa israeliane individuano un obiettivo strategico del terrorismo posizionato in mezzo ai civili (pratica corrente da parte delle organizzazioni terroristiche palestinesi), la priorità per Israele, ogni volta che è possibile, è avvertire i civili nelle vicinanze prima di sferrare l’azione contro l’obiettivo (fra l’altro, questo significa rinunciare all’effetto sorpresa e dunque agevolare i terroristi e far correre maggiori rischi ai piloti israeliani).

Quella che segue è la registrazione di una conversazione telefonica (in arabo) tra un ufficiale della sicurezza israeliana e un residente di Gaza avvenuta sabato 6 agosto 2022, mentre la Jihad Islamica Palestinese lanciava raffiche di centinaia di razzi verso la popolazione israeliana. L’ufficiale israeliano avverte gli abitanti di Gaza che Israele sta per distruggere un edificio utilizzato dai terroristi e vuole una conferma che tutti i civili palestinesi hanno lasciato l’area prima di dare luce verde all’attacco:

Ufficiale della sicurezza israeliana: “Come si chiama, signore?”
Residente di Gaza: “Abu Haseira”
Ufficiale israeliano: “Abu Haseira, che Dio ti benedica. Ascoltami attentamente”
Residente di Gaza: “Okay”
Ufficiale israeliano: “Ascolta fratello, sai come ci comportiamo, okay? Non voglio che nessuno si faccia male. Ti sto dicendo che vedo delle persone che tornano nelle case, negli edifici, e che ne escono. Ora, dammi una mano, l’edificio Khalifa è vuoto?”
Residente di Gaza: “Ora là non c’è nessuno”
Ufficiale israeliano: “Va bene, sei sicuro che non ci sia nessuno lì adesso, ne sei sicuro? L’hai visto con i tuoi occhi?”
Residente di Gaza: “Vedo con i miei occhi che non c’è nessuno per strada”
Ufficiale israeliano: ” Okay. Sono vuote le case dietro la casa, dove si trovano i negozi?”
Residente di Gaza: “Sono tutte vuote”
Ufficiale israeliano: “Allora chi sono quelle quattro persone che ho visto uscire quattro minuti fa?”
Residente di Gaza: “Abbiamo detto loro di uscire perché avrebbero bombardato la casa sul retro, quindi sono usciti, avevano paura su dove andare, poi sono usciti”
Ufficiale israeliano: “Okay. Ora ascolta, tutti gli edifici e le case intorno all’edificio Khalifa sono vuoti, giusto?”
Residente di Gaza: “Sì”
Ufficiale israeliano: “Ascolta cosa accadrà tra quattro minuti, okay? Presto aprirò il fuoco, sparerò un razzo di avvertimento, okay? Non voglio che ci siano persone che stazionano all’incrocio”.
(Da: palwatch, 8.8.22)

In altre occasioni, quando a operazione avviata ci si avvede che vi sono ancora civili in zona, l’attacco viene interrotto anche all’ultimo momento. Si vedano due video di questa circostanza cliccando qui

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Durante una diretta da Gaza, domenica 7 agosto 2022, della tv libanese Mayadeen (filo-Hezbollah), a un certo punto le immagini mostrano distintamente un razzo vagante della Jihad Islamica che cade su Gaza. Il reporter locale cerca ripetutamente di sostenere che dei razzi vengono lanciati verso il mare, ma di fronte all’evidenza ingiunge sottovoce al cameraman di allontanare la telecamera dall’area densamente popolata dove si è abbattuto il razzo: il pubblico non deve sapere.

Conduttore 1: “Sì, Ahmad, dei razzi vengono lanciati di nuovo verso il mare, forse verso il giacimento di gas. I razzi… Ahmad…”
Conduttore 2: “Sì, Ahmad, stiamo guardando con te”
Conduttore 1: “Ahmad, i razzi vengono lanciati verso il mare, mentre stiamo guardando. Dei razzi vengono lanciati verso il mare. Alcuni razzi sono stati lanciati verso il mare. Sembra che siano stati lanciati…”
Conduttore 2: “Sì Ahmad, è chiaro che…”
Conduttore 1: “Due razzi sono stati lanciati verso il mare”
Conduttore 2: “Per favore, sposta la fotocamera, gira la telecamera verso l’alto”
Conduttore 1: “Sì, Ahmad, a quanto pare dei razzi sono stati lanciati verso il mare”
(Da: memri.org, 7.8.22)

 

Josef Olmert

Scrive Josef Olmert su Times of Israel: “Come mai, nonostante la vasta superiorità militare di Israele, il risultato di tutti i round di combattimenti, compreso il più recente, non sono risolutivi? Una risposta, forse sgradita a molti lettori ma pur sempre una dura realtà, è che Israele non può usare a Gaza se non una piccola parte della sua forza militare, semplicemente perché se ne usasse di più il numero delle vittime a Gaza sarebbe di migliaia. Sarebbe molto semplice mandare uno squadrone di jet F-15 o F-16 a bombardare a tappeto le aree da cui vengono lanciati i razzi e aspettare di vedere il risultato. Ma davvero sarebbe semplice? Beh, non lo è affatto. I piloti israeliani si rifiuteranno di farlo. Moralmente, politicamente e dal punto di vista diplomatico è impossibile. Israele NON è la Russia, e ciò che i russi fanno in Siria e in Ucraina NON è ciò che Israele potrebbe né vorrebbe fare. Sono un buonista dal cuore tenero, se nego questa opzione? Magari lo sono, ma al di là di questo ciò che mi è perfettamente chiaro è che NESSUN governo israeliano potrebbe fare una cosa del genere, né la farà mai. E che i vari Smotrich e Ben Gvir (ultra estremisti di destra ndr) continuino pure ad urlare a vuoto che è ciò che dovremmo fare, mentre la stragrande maggioranza degli israeliani si rende conto che quelle posizioni non sono solo pericolose, ma semplicemente distaccate dalla realtà”.
(Da: Times of Israel, 6.8.22)