Uccisi 8 studenti in una scuola di studi ebraici

Attentato terrorista palestinese giovedì sera a Gerusalemme

image_2033Un terrorista palestinese è penetrato giovedì sera poco prima delle 21.00 (ora locale) in una yeshivà (seminario rabbinico) alle porte di Gerusalemme e ha aperto il fuoco all’impazzata uccidendo almeno otto persone, prima d’essere a sua volta abbattuto, dopo uno scontro a fuoco di vari minuti, da un militare israeliano che abita nelle vicinanze affiancato da due agenti di polizia accorsi nel frattempo.
La polizia israeliana ha smentito le iniziali notizie che parlavano di due attentatori.
L’attacco è stato rivendicato dalle “Brigate Liberatori della Galilea – Martiri di Imad Mughniyeh”, un sedicente gruppo arabo-israeliano (la Galilea è la regione settentrionale di Israele). Non è chiara l’attendibilità della rivendicazione, diffusa in serata dalla tv di Hezbollah Al-Manar. Secondo alcune fonti, potrebbe trattarsi di un’organizzazione affiliata ai jihadisti libanesi Hezbollah, che si sarebbe già macchiata dell’uccisione del soldato israeliano Oleg Sheyhatt, nel 2003.
Secondo una prima ricostruzione il terrorista, originario di Gerusalemme est, era probabilmente in possesso di carta d’identità israeliana. Secondo il racconto di alcuni testimoni, ha fatto irruzione nella sala biblioteca della scuola religiosa dove si trovavano circa 80 persone, ha estratto un mitra da una sacca e ha sparato a raffica tra 500 e 600 colpi, mirando in ogni direzione.
I soccorritori parlando di almeno altre nove persone ferite, di cui quattro in condizioni gravi o critiche.
Il terrorista aveva addosso una cartucciera di munizioni di scorta che in un primo tempo era sembrata una cintura esplosiva da attentato suicida.
La scuola colpita è la yeshivà Mercaz Harav, nel quartiere Kiryat Moshe di Gerusalemme: un noto centro di studi ebraici fondato nel 1924 da Avraham Yitzhak Hacohen Kook, il primo rabbino capo del Mandato Britannico. Oggi ospita diverse centinaia di studenti fra i 18 e i 30 anni d’età.
Era dal 2006 che non si registravano attacchi terroristici nella capitale d’Israele, sebbene polizia e forze armate abbiano comunicato in molte occasioni d’aver sventato tentativi d’attentato. Tra il 2001 e il 2004 Gerusalemme era stata colpita con grande frequenza da attentati palestinesi, compresi attacchi suicidi su autobus e locali pubblici.
Giovedì sera le strade di Gaza si sono riempite di migliaia di palestinesi in festa che celebravano l’attentato contro la scuola religiosa ebraica a Gerusalemme. Nelle moschee della striscia di Gaza molti fedeli si sono riuniti per preghiere di ringraziamento. Uomini armati hanno percorso le vie sparano in aria in segno di giubilo, mentre venivano distribuiti dolci ai passanti.
Hamas ha diffuso giovedì sera un comunicato in cui “benedice” il gruppo responsabile dell’attentato, aggiungendo che “non sarà l’ultimo”.
Abu Ahmed, portavoce della Jihad Islamica palestinese, ha dichiarato: “Noi salutiamo questo atto eroico e stringiamo la mano a coloro che lo hanno realizzato: costoro sono motivo di grande orgoglio per i palestinesi”.

(Da: YnetNews, Ha’aretz, Jerusalem Post, 6.03.08)