Un errore storico

«Le principali potenze mondiali hanno accettato l’arricchimento dell'uranio in Iran, ignorando le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che esse stesse avevano promosso»

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu

“Quello che è stato raggiunto a Ginevra non è un accordo storico, è un errore storico” Lo ha detto domenica mattina il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a proposito dell’accordo interinale raggiunto poche ore prima tra le potenze mondiali e l’Iran sul controverso programma nucleare di Teheran (che limita l’arricchimento dell’uranio al 5% in cambio di un allentamento delle sanzioni). “Oggi il mondo è diventato un luogo molto più pericoloso – ha detto Netanyahu, all’apertura della riunione settimanale di governo – perché il regime più pericoloso al mondo ha fatto un passo significativo verso il conseguimento dell’arma più pericolosa del mondo. Per la prima volta le principali potenze mondiali hanno accettato l’arricchimento dell’uranio in Iran, ignorando le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che esse stesse avevano promosso. Le sanzioni, che hanno richiesto molti anni per essere applicate, sono la chiave che ha le migliori chance per una pacifica soluzione diplomatica: queste sanzioni sono state cedute in cambio, da parte iraniana, di concessioni di facciata che possono essere annullate nel giro di poche settimane. Questo accordo, e ciò che esso comporta, mette in pericolo molti paesi tra cui, naturalmente, Israele. Israele – ha concluso Netanyahu – non è vincolato da questo accordo. Il regime iraniano è votato alla distruzione di Israele e Israele ha il diritto e il dovere di difendersi, da sé, contro ogni minaccia. Come primo ministro d’Israele voglio metterlo bene in chiaro: Israele non permetterà all’Iran di sviluppare una capacità nucleare militare”.

Il presidente d'Israele Shimon Peres

Il presidente d’Israele Shimon Peres

In una dichiarazione diffusa domenica, il presidente israeliano Shimon Peres ribadisce che Israele privilegia la via diplomatica per la risoluzione dei problemi, ma afferma che “le ricadute dell’accordo e il suo seguito verranno giudicati sulla base dei risultati concreti, non delle parole”. Rivolgendosi al popolo iraniano, Peres dice: “Voi non siete nostri nemici e noi non siamo vostri nemici. Noi non vi abbiamo mai minacciato, perché voi ci minacciate di distruzione? Nessuno vi minaccerebbe se non foste voi a minacciare. Esiste la possibilità di risolvere la questione diplomaticamente ed è nelle vostre mani. Rifiutate il terrorismo. Fermate il programma nucleare. Cessate lo sviluppo di missili a lungo raggio. Israele, come tutte le nazioni, preferisce una soluzione diplomatica. Ma la comunità internazionale non può tollerare un Iran nucleare – ha concluso Peres – E se la via diplomatica fallisce, l’opzione nucleare verrà bloccata con altri mezzi. Un’alternativa di gran lunga peggiore”.

Il Ministro dell’intelligence Yuval Steinitz, responsabile del controllo del programma nucleare iraniano, ha detto che non vi è alcun motivo per rallegrarsi giacché l’accordo raggiunto a Ginevra è fondato “sull’inganno iraniano e l’auto-illusione” occidentale. “Esattamente come il fallito accordo con la Corea del Nord – ha detto Steinitz – l’accordo attuale può di fatto avvicinare l’Iran alla Bomba”.

“Se fra cinque anni a New York o Madrid esploderà una valigetta nucleare, sarà per colpa dell’accordo che è stato firmato oggi”. Lo ha scritto su Facebook il Ministro delle finanze Naftali Bennett, che ha aggiunto: “Il problema nucleare non è un problema per Israele, è un problema per tutto il mondo”.

“E’ un cattivo accordo che non ferma nemmeno una centrifuga – ha dichiarato il ministro delle Finanze Yair Lapid a radio Galei Tzahal – Sono preoccupato non solo per l’accordo in sé, ma perché il mondo non ci ascolta più. Il mondo voleva un accordo ad ogni coso. Anche noi abbiamo detto che un accordo diplomatico sarebbe stato un bene, un accordo diplomatico è certamente meglio di una guerra o di una situazione di conflitto permanente: ma non questo accordo”.

Il Ministro degli esteri Avigdor Lieberman ha definito l’accordo di Ginevra “il più grande trionfo diplomatico” per l’Iran sin dalla rivoluzione islamica del 1979, e ha pronosticato che potrebbe innescare una corsa agli armamenti tra gli arabi sunniti che diffidano degli sciiti persiani.

Il Ministro della difesa Moshe Ya’alon ha detto che l’accordo “non rappresenta un successo per l’Occidente, quanto piuttosto una resa all’offensiva del sorriso e dell’inganno iraniana, il cui obiettivo è quello di guadagnare tempo senza che il suo programma nucleare militare venga danneggiato in modo concreto”.

Il presidente dell’opposizione laburista Isaac Herzog ha detto che “l’accordo raggiunto tra le potenze mondiali e l’Iran è un dato di fatto e Israele deve adattarsi alla nuova situazione. Rimane – ha aggiunto Herzog – un punto interrogativo per quanto riguarda la fine del processo, e su questo punto la preoccupazione di Israele è giustificata. Per questo Netanyahu deve fare di tutto per riparare il danno causato dallo scontro pubblico con gli Stati Uniti e tornare a un rapporto stretto con il presidente Obama e con gli altri leader mondiali”.

Il presidente iraniano Hassan Rohani e il ministro degli esteri Mohammad Javad Zarif

Il presidente iraniano Hassan Rohani e il ministro degli esteri Mohammad Javad Zarif

“L’accordo – ha dichiarato il Ministro degli esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, citato dall’agenzia statale iraniana Republic News Agency – rappresenta un grande successo per l’Iran” e la conferma del “diritto dell’Iran di arricchire l’uranio”. Inoltre, secondo Zarif, conferma che “tutte le trame ordite dal regime sionista per fermare l’accordo sul nucleare sono fallite”.

Anche il presidente iraniano Hassan Rohani, in un discorso trasmesso domenica in diretta dalla tv di stato, ha detto che “il diritto dell’Iran all’arricchimento dell’uranio sul proprio suolo è stato accettato in questo accordo con le potenze mondiali” e che tale accordo indica che “ha iniziato a incrinarsi” il sistema delle sanzioni contro l’Iran. Rohani ha anche detto che il successo delle trattative è dovuto alle “linee guida presentate” dalla Guida Suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei.

“L’accordo nucleare firmato a Ginevra – ha dichiarato domenica sera il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, citato da radio Galei Tzahal – ha fornito all’Iran il permesso scritto di infrangere le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. E’ un cattivo accordo – ha aggiunto – che salva l’Iran dalla pressione [delle sanzioni] cui era sottoposto, e mette a rischio Israele, la regione e il mondo”.

(Da: Israel HaYom, Times of Israel, YnetNews, 24.11.13)