Un palazzo di re David nella più antica città del Regno di Giuda

Cinque campagne di scavi in sette anni hanno portato alla luce mura, abitazioni, magazzini e il famoso ostracon di Khirbet Qeiyafa

KHIRBET QEIYAFA2Uno scavo congiunto condotto dall’Università di Gerusalemme e dalla Israel Antiquities Authorities ha portato alla luce due delle più grandi strutture mai ritrovate risalenti al Regno di Giuda. I ricercatori Yossi Garfinkel e Saar Ganor hanno identificato in una delle due strutture un palazzo di re David, e nell’altra un grosso edificio adibito a magazzino per il regno. Lo scavo, durato sette anni, testimonia l’esistenza di costruzioni statali e di un’organizzazione amministrativa all’epoca di re David.

Secondo Garfinkel e Ganor, “le rovine costituiscono il miglior esempio, fino ad oggi, di questa città fortificata di re David recentemente portata alla luce”, e permettono agli studiosi di fare un passo avanti nella comprensione delle origini del Regno di Giuda. “Siamo di fronte a una prova incontrovertibile dell’esistenza di un’autorità centrale nella Giudea ai tempi di re David”, spiegano gli archeologi. Fino ad oggi, nessun palazzo risultava chiaramente attribuibile all’inizio del X secolo a.e.v.

Secondo gli archeologi, il sito, denominato Khirbet Qeiyafa, fu probabilmente distrutto durante una battaglia con i filistei nel 980 a.e.v. Recenti scavi a Khirbet Qeiyafa, la prima città giudea ad essere datata col Carbonio 14, indicano chiaramente l’esistenza in Giudea di una città fortificata e ben pianificata già fra il tardo XI e gli inizi del X a.e.v. Questi nuovi dati rivestono grande importanza sul piano archeologico, storico e degli studi biblici.

Khirbet Qeiyafa si trova 30 km a sud-ovest di Gerusalemme, sulla sommità di una collina che confina a nord con la valle di Elah. Si tratta di una posizione strategica, per il regno biblico di Giuda, sull’asse principale che collegava la Filistea e la piana costiera con Gerusalemme e Hebron, nella regione collinosa. Questa è la zona dove è ambientato uno degli scontri più famosi del mondo, quello tra Davide e Golia.

La città, costruita su un letto di roccia di 2,3 ettari, era circondata da massicce fortificazioni in pietre megalitiche. Negli anni 2007-2011 sono state condotte cinque campagne di scavi che hanno interessato cinque aree del sito (Aree A-E) portando alla luce quasi il 20% della città. Le spedizioni hanno dissotterrato 200 metri delle mura della città, due porte, un edificio a colonne e dieci abitazioni.

Una tale pianificazione urbana non è stata finora riscontrata in nessuna città cananea o filistea, né nel Regno settentrionale d’Israele, e costituisce una caratteristica tipica della pianificazione cittadina nelle città di Giuda: Beersheba, Tell Beit Mirsim, Tell en-Nasbeh e Tell Beth-Shemesh. Khirbet Qeiyafa è il più antico esempio conosciuto di questo piano urbano e indica che questo modello era già stato sviluppato ai tempi del re David.

La città tramontò con una distruzione improvvisa, come indicano centinaia di pezzi di recuperabili di vasellame, utensili di pietra e oggetti di metallo abbandonati sui pavimenti delle case. Sono state trovate grandi quantità di vasellame e utensili di vario genere, oltre a oggetti di culto, scarabei, sigilli e il famosissimo ostracon di Khirbet Qeiyafa, un’iscrizione scritta a inchiostro su un frammento di vasellame. Gli scavi recenti hanno anche rinvenuto frammenti di una speciale pietra d’alabastro importata dall’Egitto.

L’ importanza della scoperta della città biblica ha spinto la Israel Antiquities Authority, d’accordo con la Natural Parks Authority, a respingere un progetto per un nuovo quartiere da costruire vicino al sito, dichiarando invece l’area ed i suoi dintorni parco nazionale.

(Da: Jerusalem Post, 18.07.13)