Un’inchiesta di troppo

Haluz ha dato le dimissioni quando ha capito daver perso la fiducia della gente

Da un articolo di Ron Ben-Yishai

image_1550La decisione di Dan Halutz di rassegnare le dimissioni è stata presa probabilmente alcune settimane fa, poco dopo che al capo di stato maggiore israeliano erano stati presentati i risultati dell’indagine dell’ex capo di stato maggiore Dan Shomron sul comportamento dei vertici militari durante la guerra in Libano contro Hezbollah della scorsa estate. Fino a quando non prese visione di quei risultati, Halutz pensava di poter restare al suo posto e dedicarsi alla riabilitazione delle forze armate. Pensava che la Commissione Winograd [istituita dal governo lo scorso 17 settembre con il compito di investigare la gestione politica e militare della questione Libano dal ritiro israeliano del maggio 2000 in poi] gli avrebbe dato un’altra chance. Era anche convinto che le indagini interne e la spedita opera di riabilitazione dell’esercito che egli stesso aveva promosso lo avrebbero aiutato a riguadagnare fiducia.
Ma quando ha letto il rapporto di Shomron, che illustra in dettaglio le mancanze dello stato maggiore nella conduzione della guerra – che per lo più vengono fatte risalire alla sua responsabilità – Halutz ha capito che, se non si fosse dimesso, ci avrebbe pensato la Commissione Winograd a raccomandare le sue dimissioni. Da quel momento per le sue dimissioni è stata solo questione di tempo.
Halutz, fedele a se stesso, ha scelto di porre fine alla propria carriera militare nella veste di chi ha completato con successo il compito che si era prefissato e non come uno che resta attaccato alla carica con le unghie e coi denti fino all’amaro finale, trascinato via contro la sua volontà. Per questo si è preso ancora alcuni giorni per completare il piano operativo 2007 delle Forze di Difesa, un piano che ha consolidato i principi militari e il calendario delle scadenze.
Due settimane fa Halutz ha presentato il piano operativo al pubblico e ai vertici dell’amministrazione militare, cosa che, per inciso, ha rafforzato la sua decisione di dimettersi. Le reazioni dei più alti ufficiali della riserva e in servizio durante gli incontri coi quadri di comando hanno mostrato a Halutz in tutta la sua gravità la crisi di fiducia creatasi fra lui stesso e gli alti gradi.
Le deposizioni che intanto venivano rese alla Commissione Winograd, unite alle pubbliche proteste scoppiate subito dopo la guerra, e che non sono state dimenticate, hanno contribuito a convincerlo definitivamente che doveva fare una mossa preventiva.
La decisione finale di inoltrare la dimissioni è infine maturata nelle ultime due settimane. Domenica scorsa, Halutz informava il primo ministro israeliano Ehud Olmert delle sue intenzioni e iniziava a scrivere la lettera di dimissioni. Olmet ha cercato di dissuaderlo, ma probabilmente non si è sforzato troppo.

(Da: YnetNews, 17.01.07)