Usano i bambini contro Israele e lo attaccano all’Onu per presunte violazioni dei diritti dei minori

Netanyahu: purtroppo il padre palestinese filmato mentre spinge alla morte il figlio di 4 anni non è un caso isolato

Un campo estivo per bambini di Gaza gestito dai Comitati di Resistenza Popolare palestinesi

Un campo estivo per bambini di Gaza gestito dai Comitati di Resistenza Popolare palestinesi

Paesi come Venezuela, Iran e Arabia Saudita hanno attaccato Israele, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu dedicata ai bambini nei conflitti armati, accusandolo di gravi violazioni a danno dei bambini palestinesi.

L’ambasciatore del Venezuela Rafael Ramirez ha detto che Israele “nega ai bambini palestinesi il loro status di minori e li sottopone a trattamenti crudeli, inumani e degradanti”. Secondo Ramirez, quando si tratta di violazioni a danno dei bambini nei conflitti armati, a livello internazionale viene usato un “doppio standard” a vantaggio di Israele. L’Iran ha dichiarato che la comunità internazionale dovrebbe “porre fine all’impunità di Israele in fatto di restrizioni ai diritti dei bambini palestinesi”. Anche l’Arabia Saudita, sotto accusa alle Nazioni Unite per il 60% di bambini morti e feriti nello Yemen lo scorso anno a causa del suo intervento militare nella regione, si è unita agli attacchi contro Israele definendo la politica israeliana “aggressiva e terrorista”.

Il consulente legale della missione d’Israele alle Nazioni Unite, Amit Heumann, ha illustrato al Consiglio la posizione di Gerusalemme sottolineando quanto è importante sia affrontare lo sfruttamento dei bambini da parte palestinese, sia garantire protezione ai bambini israeliani che sono il bersaglio sistematico del terrorismo omicida. “A nord di Israele – ha ricordato Heumann – il gruppo Hezbollah, riconosciuto come terrorista a livello internazionale, ha trasformato interi villaggi del Libano meridionale in avamposti del terrorismo. Hanno piazzato lanciarazzi a ridosso degli asili dove giocano i bambini e hanno immagazzinato missili sotto le case dove tornano i bambini dopo la scuola. Nella striscia di Gaza, il gruppo terroristico Hamas utilizza ragazzi minorenni per scavare i tunnel destinati a infiltrare terroristi in Israele, e usa bambini di tutte le età, insieme a madri padri fratelli e sorelle, come scudi umani per proteggere i terroristi. Nessun bambino dovrebbe mai giocare in un cortile che funge anche da sito di lancio dei razzi – ha continuato Heumann – e nessun bambino dovrebbe trascorrere le vacanze estive in campi dove viene indottrinato all’odio e addestrato alla guerra”.

Il consulente legale israeliano ha ricordato i campi para-militari organizzati ogni anno da Hamas “dove i bambini di Gaza, invece di imparare a nuotare e giocare a pallone, imparano come assemblare armi automatiche e come maneggiare i lancia-missili da spalla”. Ed ha aggiunto: “In tutto il mondo è responsabilità dei leader proteggere ad ogni costo i bambini: proteggerli dalle devastazioni della guerra e dare loro rifugio in ambienti protettivi dove possano crescere serenamente. Purtroppo i palestinesi vengono meno a questa cruciale responsabilità. Invece di crescere la loro gioventù nella speranza di un radioso futuro, nutrono i bambini palestinesi nell’odio per Israele e nella glorificazione della violenza, dalle lezioni che apprendono a scuola, ai sermoni che ascoltano nella moschee, alle strade e pizze intitolate alla memoria di sanguinari terroristi”.

La missione d’Israele alle Nazioni Unite ha ricordato che, nel corso di quest’ultima ondata di attacchi terroristici iniziata lo scorso ottobre, ben 47 atti di terrorismo con armi bianche, armi da fuoco e deliberati investimenti perpetrati contro cittadini israeliani, sono stati effettuati da palestinesi minorenni. E sono almeno 22 i bambini israeliani che hanno subito tali attacchi. In particolare, Heumann ha ricordato il caso di Hallel Yaffa Ariel, la ragazza israeliana di 13 anni uccisa nella sua camera da letto da un palestinese di 17 anni. “Ragazzini che uccidono ragazzini – ha detto Heumann al Consiglio di Sicurezza – Questo è il risultato diretto dell’odio velenoso predicato ai bambini nella società palestinese. In nome della pace, per il bene dei bambini di entrambe le parti, la comunità internazionale deve inviare un messaggio chiaro e forte ai dirigenti palestinesi. I bambini sono il nostro dono più prezioso. Essi meritano di crescere in una società che alimenta una visione di speranza, una società che promuove un’educazione che propugna la pace invece dell’odio, la tolleranza invece della violenza, la comprensione reciproca invece del martirio e della morte”.

(Da: Jerusalem Post, 3.8.16)

In un video diffuso mercoledì, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha commentato le immagini del padre palestinese che grida ai soldati israeliani di sparare al figlio di 4 anni. Dopo aver descritto il filmato, Netanyahu ha detto: «Purtroppo, il crimine di questo padre non è un caso isolato. A Gaza, Hamas gestisce campi estivi che insegnano ai bambini ad apprezzare la morte più della vita, vere e proprie scuole di suicidio. Il Ministero della pubblica istruzione dell’Autorità Palestinese ha recentemente organizzato a Ramallah un evento in cui gli scolari hanno reso omaggio ai terroristi che avevano assassinato tre civili. Due settimane fa, il giornale ufficiale dell’Autorità Palestinese ha celebrato terroristi adolescenti scrivendo che – cito testualmente – “la morte da martiri è la via per l’eccellenza e la grandezza”. I bambini palestinesi e israeliani meritano di meglio. Meritano di vivere. E meritano di vivere in pace. I bambini non sono carne da cannone. Essi sono la cosa più preziosa al mondo, la cosa più preziose che abbiamo. Sono sicuro che i genitori palestinesi, molti di loro, sono indignati quanto me da questo video. Oggi faccio appello a tutti i padri e le madri in tutto il mondo. Vi chiedo di unirvi a me nell’esigere la fine di questo abuso dei bambini. La dirigenza palestinese deve smetterla di incoraggiare i bambini ad uccidere. Devono smetterla di spingere i genitori palestinesi a invocare la morte dei propri figli. E’ una cosa orribile. La pace inizia dal rispetto. Se i genitori non rispettano la vita dei propri figli, come faranno a rispettare quella dei loro vicini? Dobbiamo amare tutti i bambini. I bambini non dovrebbero mai essere spinti all’odio e alla violenza. Unitevi a me nell’educare tutti i bambini alla pace.» (Da: MFA, 3.8.16)