Video: la verità su Gerusalemme

In 4 minuti, alcune semplici realtà di fatto che mondo arabo, Onu e gran parte dei mass-media preferiscono ignorare

Di Danny Ayalon

Alcuni sostengono che Gerusalemme è una città occupata. Ammettono che una volta era la capitale del popolo ebraico, ma sostengono che perse quel titolo circa duemila anni fa dopo che venne distrutta e i suoi abitanti ebrei vennero esiliati. E dicono che nel 1967 gli ebrei sono ricomparsi e hanno catturato Gerusalemme dal popolo palestinese. Dunque, se è così, perché il presidente Donald Trump vuole spostare l’ambasciata Usa a Gerusalemme? Ma ecco la verità su Gerusalemme e il popolo ebraico.

Gerusalemme fu la capitale del regno ebraico fondato da re David tremila anni fa. Suo figlio, re Salomone, vi edificò il primo Tempio nel luogo dove, secondo la tradizione, mille anni prima aveva avuto luogo il “sacrificio di Isacco”. I Babilonesi distrussero il Tempio e esiliarono gli ebrei, ma gli ebrei ben preso vi fecero ritorno. Cinquecento anni dopo, i Romani distrussero il secondo Tempio.

Questo pose fine al legame ebraico con Gerusalemme? La risposta è un chiaro e netto no. Nei duemila anni che seguirono, vari imperi arrivarono e se ne andarono: conquistarono, colonizzarono e occuparono Gerusalemme senza mai farne la loro capitale, mentre gli ebrei, la popolazione autoctona di Gerusalemme, continuò a vivere e tornare a Gerusalemme nonostante i pericoli e le sofferenze che ciò comportava.

Più di mille anni fa lo scrittore arabo Muqadassi lamentava che gli ebrei costituivano la maggioranza della popolazione di Gerusalemme. Gli ebrei continuarono a essere la maggioranza anche in tempi moderni, come documentato dal British Council nel 1864. Inoltre, Gerusalemme è sempre stata il centro della vita ebraica anche per coloro che vivevano molto lontano, ai quattro angoli della Terra. Specifici rituali e giorni di digiuno esprimono il lutto per la distruzione della città, e le preghiere quotidiane esprimono la speranza di un completo ritorno.

Nell’islam, una religione istituita solo 1.400 anni fa, Gerusalemme non è mai stata santa come La Mecca e Medina. In effetti, Gerusalemme non è nemmeno menzionata nel Corano, contro le 669 volte in cui è citata nella Bibbia ebraica. Persino sul Monte del Tempio i musulmani, quando pregano, girano le spalle a Gerusalemme e si volgono verso La Mecca. Mentre la direzione della preghiera per gli ebrei, che siano in America, in Russia, in Iraq o in Iran, è sempre stata Gerusalemme: forza unificante, cuore e anima del popolo ebraico.

Dunque, cosa accadde veramente nel 1967? Innanzitutto non c’era nessuna entità palestinese. Nel 1948 la Giordania aveva conquistato la parte orientale di Gerusalemme dividendo la città, e aveva espulso gli ebrei, distrutto le loro case, sinagoghe e cimiteri. Gerusalemme ovest era stata ristabilita come capitale d’Israele, mentre la capitale della Giordania rimase Amman.

Poi, nel 1967, in una guerra d’autodifesa, lo stato ebraico liberò e riunificò la sua storica capitale. Cosa è accaduto da allora? Israele ha fatto di Gerusalemme una città vibrante e una casa per tutte le nazioni, istituendo la libertà di culto per tutte le persone e le religioni.

Dunque, come mai il presidente Donald Trump vuole spostare l’ambasciata Usa a Gerusalemme? La vera domanda è: perché ci è voluto cosi tanto tempo?

(Da: thetruthaboutisrael.org.il, 14.2.17)