Chaim Guri

Nota biografica

Chaim Guri
Chaim Guri è considerato uno dei maggiori poeti israeliani viventi. Nato nel 1923 a Tel Aviv, nel 1947 è inviato in missione in Cecoslovacchia e in Ungheria dalla Haganà (l’organizzazione militare di autodifesa, nucleo del futuro esercito dello Stato d’Israele).

Nel 1949 pubblica il suo primo libro di poesie, Pirche’ esh (Fiori di fuoco). La raccolta ha notevole risonanza, al punto che alcuni testi del poeta diventano parte integrale di cerimonie pubbliche in memoria dei caduti nella recente Guerra d’Indipendenza, o vengono musicati e raggiungono per questa via un vastissimo pubblico.

Fra le sue altre numerose opere vanno ricordate soprattutto la raccolta poetica del 1960, Shoshanat ha-ruchot (La rosa dei venti), che segna una svolta stilistica e un avvicinamento di Guri al linguaggio della lirica israeliana degli anni ’50 e ’60, e il romanzo Ha-sefer ha-meshuggà (Il libro folle, 1972).

Nel 1974 collabora alla produzione di un importante film storico-documentario sulla Shoà, L’ottantunesimo colpo. La sua intera opera poetica è stata ristampata recentemente in due volumi (1998).

A Guri sono stati conferiti i premi Bialik (1974) e Israel (1988) per la poesia, i massimi riconoscimenti del mondo letterario israeliano.