5 agosto 2016

In un messaggio postato martedì su Facebook, il gruppo palestinese Fatah (che fa capo ad Abu Mazen) si vanta di una serie di “successi” storici a cominciare dall’uccisione di 11.000 israeliani (una cifra, fra l’altro, grossolanamente esagerata). Il post, tradotto da Palestinian Media Watch, è verosimilmente legato alla campagna elettorale per le elezioni comunali palestinesi del prossimo ottobre, scrive Times of Israel, in cui Fatah e Hamas si contenderanno i seggi della maggior parte delle municipalità palestinesi. Nel suo post, Fatah sbandiera anche altri “successi” come la perdita di 170.000 “martiri” (altra cifra iperbolica), vantandosi di essere stata la prima organizzazione a compiere attentati sia nella prima intifada, scoppiata nel dicembre ‘87, che nella seconda, lanciata nell’autunno del 2000, e di essere in prima linea nella campagna palestinese per la delegittimazione di Israele alle Nazioni Unite.