A Teheran hanno iniziato il conto alla rovescia per la distruzione di Israele

La chiamano giornata di Gerusalemme e sarebbe in solidarietà coi palestinesi. Ecco di cosa si tratta

Ragazze iraniane manifestano contro Israele esibendo un modellino di missile

Migliaia di iraniani hanno partecipato, come ogni anno, alle manifestazioni di odio anti-israeliano indette nell’ultimo venerdì di Ramadan, rinominato dal regime degli ayatollah “Giornata di al-Quds”, nome arabo di Gerusalemme. Le manifestazioni, definite “a sostegno del popolo palestinese”, anche quest’anno sono state caratterizzate da comizi colmi di retorica aggressiva, bandiere israeliane e americane date alle fiamme e la consueta sfilata di missili da guerra, compreso lo Zolfaghar, il missile che l’Iran ha lanciato la scorsa settimana su presunti obiettivi ISIS Siria.

Alle manifestazioni hanno preso parte anche il presidente iraniano Hassan Rouhani e altri importanti esponenti del regime, mentre la televisione di stato mandava in onda a ripetizione una canzone il cui testo annuncia che Israele “sarà spazzato via”.

La vera novità di quest’anno è stata l’inaugurazione di un nuovo orologio digitale in una piazza della capitale iraniana opportunamente nota come Piazza Palestina. Il nuovo orologio non indica l’ora. Conta, invece, i giorni che mancano alla distruzione di Israele, fissata per il 2040. La data si deve a un discorso del 9 settembre 2015 durante il quale la Guida Suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha proclamato che “il regime sionista cesserà di esistere entro i prossimi 25 anni”.

Abbastanza curiosamente – nota Becky Brothman, sul Jerusalem Post – quando nel 2040 Israele festeggerà il suo 92esimo e presumibilmente ultimo compleanno, ricorrerà il 47esimo anniversario del giorno in cui l’Olp (l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina) ha presumibilmente riconosciuto lo stato di Israele come stato legittimo.

In questo video della Reuters, ripreso dal Jerusalem Post, si vede il nuovo orologio con il conto alla rovescia per l’annientamento dello stato ebraico.

Nel video Hossein Dehghan, ministro della difesa iraniano, dichiara: “L’annientamento di Israele, a Dio piacendo, deve essere compiuto dai palestinesi. Il resto del mondo islamico deve imporre pressione psicologica e politica e supportare i movimenti di resistenza affinché essi (i palestinesi), a Dio piacendo, abbiano successo”. Dal canto suo, un manifestante intervistato afferma: “La solidarietà di tutti i musulmani, che ammontano a due miliardi della popolazione mondiale, può facilmente spazzare via Israele dalla carta geografica”.

(Da: Jerusalem Post, Times of Israel, 25.6.17)