E la sconfitta militare del terrorismo che apre spazi alla politica

Le forze di sicurezza hanno sconfitto il terrorismo nel senso che garantiscono tempo prezioso ai politici.

image_327Scrive Yediot Aharonot: “Se, da una parte, è sbagliato pensare di poter sconfiggere il terrorismo soltanto con mezzi militari per quanto sofisticati possano essere, dall’altra parte è altrettanto sbagliato sostenere che sia possibile mettere in riga organizzazioni come Hamas e Jihad Islamica intrattenendo con loro un dialogo civile. Movimenti estremisti fanatici la cui ragion d’essere è essenzialmente quella di seminare violenza e morte, non cederanno senza combattere, ma solo quando le continue azioni militari gli faranno mancare la terra sotto i piedi e la stessa popolazione locale dei territori li rigetterà con forza.
Quel giorno è più vicino di quanto possa sembrare. Con lo scoppio della cosiddetta seconda intifada, molti esperti avevano pronosticato che Israele sarebbe uscito battuto dallo scontro con il terrorismo. Si sbagliavano. Le forze di sicurezza israeliane hanno sconfitto il terrorismo, nel senso che oggi le forze di sicurezza israeliane sono in grado di garantire alla dirigenza politica del paese un allentamento relativamente lungo dalla pressione del terrorismo. Sta ai politici riempire questo tempo prezioso – di tanto in tanto deturpato da tentativi stragisti come quelli di questi giorni a Kalandia e Itamar – con misure che siano volte a conseguire una composizione pacifica con la popolazione palestinese: quella stessa popolazione sulla quale grava il peso del terrorismo e che è pronta al compromesso e alla riconciliazione. E che oggi è la maggioranza, una maggioranza forse decisiva.

(Da: Yediot Aharonot, 12.08.4)