Da un editoriale del Jerusalem Post

Appena messo piede venerdì scorso su suolo russo, i membri della delegazione di Hamas si sono subito preoccupati di sgonfiare le aspettative dei loro ospiti, secondo i quali il dialogo sarebbe stato il mezzo giusto per indurre alla moderazione la nuova leadership dell’Autorità Palestinese…
La verità è che non vi è alcuna garanzia che una politica di isolamento, anche un isolamento abbastanza compatto da minacciare la presa sul potere di Hamas, possa innescare l’auspicata trasformazione. I palestinesi hanno scelto più volte una serie di comportamenti in evidente contraddizione con i loro stessi interessi. La celebre osservazione di Abba Eban sulla loro tendenza a “non perdere mai un’occasione di perdere un’occasione” appare oggi più vera che mai…
L’ascesa di Hamas illustra ciò che è sempre stato vero, anche se è stato raramente ammesso: che la causa prima del conflitto arabo-israeliano non sta tanto nella natura di Israele e neanche nelle sue politiche, quanto piuttosto nella sua stessa esistenza. Se la comunità internazionale rinuncerà alle richieste poste a Hamas e accetterà Hamas così com’è, di fatto rinuncerà alla pace.

(Da: Jerusalem Post, 5.03.06)

6 Marzo 2006 Attualità