LAutorità Palestinese ferma attentati ma lascia le armi ai terroristi

La recente calma è frutto più che altro di un cambiamento dellopinione pubblica palestinese.

image_630L’Autorità Palestinese sta impedendo tanti attacchi terroristici quanti ne sta impedendo Israele, ma finora non ha fatto nulla per smantellare le organizzazioni terroristiche. Lo ha detto il capo dell’intelligence militare israeliana Yosef Kupperwasser parlando martedì alla commissione esteri e difesa della Knesset.
Kupperwasser ha spiegato che di recente l’Autorità Palestinese si adopera efficacemente nel prevenire singoli attentati di cui viene a conoscenza, ma nello stesso tempo lascia completamente intatte le strutture terroristiche che generano quegli stessi attentati. In ogni caso, ha sottolineato, il numero di canali attraverso cui passano gli attacchi è calato almeno della metà. L’Autorità Palestinese ha anche chiuso diciotto tunnel sotto la Philadelphi Route (al confine fra striscia di Gaza ed Egitto) usati per il traffico di armi ed esplosivi.
Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), ha poi detto Kupperwasser, cavalca l’onda della nuova calma che prevale nell’area, ma questa è frutto più di un cambiamento nell’attitudine dell’opinione pubblica palestinese che non dell’efficacia della sua amministrazione. Secondo i sondaggi, circa il 70-80% dei palestinesi oggi è sfavorevole agli attentati suicidi: continuano a ritenere che gli attentati fossero legittimi, ma sono giunti alla conclusione che servono a poco per migliorare la situazione. Kupperwasser ha aggiunto che i sondaggi mostrano anche un aumento della popolarità di Hamas.
Circa il periodo di calma concordato al Cairo da una dozzina di fazioni armate palestinesi, non è chiaro se tale periodo scada nel 2005 o continui nel 2006. I gruppi terroristici che cercano ancora di realizzare attentati sono quelli che non hanno partecipato ai colloqui inter-palestinesi del Cairo, ha spiegato Kupperwasser. Tuttavia, ha aggiunto, tutte le organizzazioni terroristiche stanno approfittando di questo periodo per riprendersi e riguadagnare le forze.
Nella stessa audizione alla commissione esteri e difesa della Knesset, il capo di stato maggiore Moshe Ya’alon ha detto che l’Autorità Palestinese si muove troppo lentamente per quanto riguarda la riunificazione delle sue forze di sicurezza sotto un unico comando. Inizialmente aveva pensato che si trattasse di problemi politici interni, ora incomincia a credere che stiano prendendo tempo. “Può darsi che riescano a realizzare questo obiettivo solo in sei-otto mesi – ha detto Ya’alon – Finora su questo terreno si sono visti ben pochi progressi”.

(Da: Jerusalem Post, 23.03.05)

Nella foto in alto: Posto di blocco della polizia palestinese ad Anabta, presso Tulkarem.