L’escalation farebbe solo il gioco di Hezbollah

Alcuni commenti dalla stampa israeliana

Alcuni commenti dalla stampa israeliana circa l’incidente occorso martedì al confine settentrionale di Israele, quando un alto ufficiale del Genio israeliano è stato ucciso in territorio israeliano da un cecchino dell’esercito libanese.

Yediot Aharonot sottolinea la misurata reazione delle Forze di Difesa israeliane e aggiunge: “Se risulterà chiaro che il messaggio non è arrivato e che gli ordini sono venuti da Beirut, Israele ha avvertito che il prossimo incidente finirà in modo diverso”. L’editoriale ricorda che “da parecchi mesi la IX Brigata dell’esercito libanese s’è messa a creare provocazioni lungo la sua zona dirimpetto alle Forze di Difesa israeliane, facendo crescere la tensione lungo il confine”. L’editoriale si dice convinto che “non si tratti di una coincidenza”, e spiega che “guarda caso, appena un ufficiale estremista sciita, noto per essere molto estremista e molto vicino a Hezbollah, ha ricevuto il comando di questa Brigata, l’atteggiamento verso Israele è cambiato”. Il giornale ricorda che Israele aveva messo in guardia Stati Uniti e Francia dal contribuire al rafforzamento dell’esercito libanese giacché “armi e know-how finiscono al servizio di elementi estremisti all’interno del Libano”, e aggiunge che “il riavvicinamento fra esercito libanese ed Hezbollah è in aumento, il 60% dei soldati libanesi sono sciiti e i comandi di Brigata stanno passando in mani sciite”. L’editoriale dice che il governo libanese, retorica a parte, è stato cauto nelle sue azioni perché sa bene che “la quiete su entrambi i lati del confine è un asset insostituibile”, e perché sta nervosamente aspettando il rapporto del tribunale speciale dell’Onu sull’assassinio di Rafik Hariri, nonché l’annunciata partenza di una nave di cosiddetti aiuti per Gaza, “cosa che Beirut non vorrebbe, ma che trova difficile impedire”.

Yisrael Hayom afferma che la misurata risposta di Israele “è stata strategicamente ragionevole, sicuramente lo è tenendo conto del caos politico interno in Libano, destinato probabilmente a peggiorare dopo la pubblicazione delle conclusioni del tribunale che ha indagato l’eliminazione di Rafik Hariri. Un’escalation farebbe il gioco di Hezbollah, che certamente coglierebbe al volo l’opportunità di ‘difendere l’onore nazionale’ del Libano e di unificare tutte le forze attorno a sé”. L’editoriale dice che “ora si deve sperare che l’esercito libanese abbia ricevuto e compreso il messaggio”, aggiungendo che la cosa si potrà verificare sin da subito dopo l’incidente, quando le Forze di Difesa israeliane riprenderanno regolarmente le loro attività, coordinate con l’Unifil, al di là della barriera di sicurezza benché all’interno del confine internazionale fra Israele e Libano.

(Da: Yediot Aharonot, Yisrael Hayom, 4.8.10)