Un unico stato (arabo e islamico)

Mascherata da soluzione pacifista, è la vecchia idea di cancellare lo stato degli ebrei

image_1902Mentre si avvicina la conferenza di pace di Annapolis e con essa la prospettiva di un ripresa dei negoziati tra Israele e palestinesi, vale la pena prestare attenzione ai rinnovati sforzi che i nemici della pace e della normalizzazione stanno mettendo in campo allo scopo di far naufragare ogni possibile progresso.
Se Hamas, Hezbollah e il regime iraniano dichiarano apertamente che il loro obiettivo è cancellare Israele dalla carta geografica, altri per raggiungere lo stesso risultato preferiscono adottare un approccio più sottile ed obliquo.
Quasi tutti i leader del mondo concordano oggi sulla soluzione “due popoli-due stati”: Israele e futuro stato palestiense, l’uno accanto all’altro in pace e sicurezza.
Ma esiste un’altra “soluzione” che viene insidiosamente avanzata con un linguaggio di pace e di democrazia, ed è quella di creare “un unico stato” noto anche come “stato binazionale”. Questa ipotesi contempla anche il cosiddetto “diritto al ritorno (dei profughi palestinesi e loro discendenti), già di per sé percepito dagli israeliani come una sorta di “diritto di invasione” demografica.
Vediamo perché lo “stato unico binazionale” su tutta la Terra d’Israele/Palestina (l’intero ex Mandato Britannico) non è proponibile come soluzione del conflitto israelo-palestinese.
– Innanzitutto, a livello essenziale, la soluzione dello stato unico nega agli ebrei il diritto all’autodeterminazione nella loro patria storica e mette in discussione la legittimità stessa di Israele in quanto stato indipendente.
– Inoltre, uno stato unico binazionale avrebbe le stesse conseguenze del cosiddetto “diritto al ritorno”: la negazione di fatto di Israele in quanto stato del popolo ebraico. Gli arabi palestinesi, in virtù dell’immigrazione e del tasso di nascite più alto, ridurrebbero gli ebrei in minoranza trasformando l’unico stato ebraico del mondo in un ennesimo stato arabo-musulmano.
– La soluzione dello stato unico non è dunque nient’altro che una malcelata strategia per la cancellazione dello stato di Israele e per negare il suo diritto ad esistere. Come hanno scritto Sol Stern e Fred Siegel sul New York Sun, “la soluzione dello stato unico è un eufemismo per intendere la distruzione dello stato ebraico, uno stratagemma retorico delle posizioni più estremiste e intransigenti all’interno del movimento palestinese e dei suoi alleati in Siria e Iran. Gruppi terroristi come Hamas e Hezbollah puntano proprio a creare un’unica repubblica islamista al posto di Israele”. “La proposta di soluzione dello stato unico che oggi viene avanzata da alcuni intellettuali palestinesi e accademici anti-israeliani – ha commentato Alan Dershowitz sul Jerusalem Post – non è altro che un trucco. Mira a distruggere lo stato ebraico di Israele sostituendolo con un altro stato arabo islamico. Coloro che propugnano la soluzione di un unico stato non lo farebbero mai riguardo all’India, alla ex Yugoslavia o ad altri stati un tempo unitari che si sono divisi secondo etnia o religione”.
– All’atto pratico, la soluzione di un unico stato semplicemente non funzionerebbe. Come ha scritto l’editorialista palestinese Ray Hanania su YnetNews, “la soluzione due-stati sarà sempre l’unica opzione possibile, perché la premessa di un unico stato in cui cristiani, musulmani ed ebrei possano vivere insieme in eguaglianza è fondamentalmente sbagliata. È un’illusione che non potrà essere realizzata non solo perché gli israeliani non la accetterebbero, ma anche perché il mondo arabo e islamico non la praticano. Dove mai ebrei e cristiani, oggi, nel mondo islamico, vivono insieme in eguaglianza? Non viviamo insieme in eguaglianza nemmeno nella diaspora palestinese”.
Coloro che sostengono la soluzione di un unico stato come mezzo per cancellare Israele sono aiutati da altri che la sostengono per una loro forma di ingenuo idealismo. Ma, in un mondo dove paesi etnicamente misti come la Yugoslavia si sono divisi in un bagno di sangue, e dove paesi musulmani come l’Arabia Saudita propugnano esplicitamente l’esclusivismo arabo-islamico, perché mai gli ebrei di Israele dovrebbero fare da cavie per un inverosimile esperimento in vivo dell’ennesima utopia? Perché mai l’autodeterminazione del popolo ebraico in un proprio stato dovrebbe essere l’unica illegittima e immorale?

(Da: honestreporting, nov. 07)

Nella foto in alto: Manifestazione anti-israeliana in Italia. Sullo striscione, la scritta: “Palestina una, araba, islamica”.