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Arafat non trova di meglio che attribuire a Israele l’attentato di domenica a Tel Aviv (1 morto, 33 feriti), rivendicato dalle Brigate Martiri di Alqa (Fatah) e festeggiato domenica da membri delle Brigate per le strade di Jenin e Nablus.

Secondo fonti palestinesi a Ramallah, “gli egiziani stanno perdendo la pazienza” con Arafat, che non ha ancora risposto alle richieste di riforme dell’Autorità Palestinese e delle sue forze di sicurezza.

Giudice dell’Aja Thomas Buergenthal (unico voto contrario all’opinione sulla barriera): “L’impatto dei continui attentati mortali non è mai stato seriamente esaminato dalla Corte”.

“Atmosfera positiva” al colloquio lunedì mattina tra pm Sharon e capo laburisti Peres: accordo in linea di principio sulla necessità di formare governo di unità nazionale.

Peres a Sharon: Laburisti nel governo solo con calendario preciso del ritiro da Gaza e rinnovo negoziato con Autorità Palestinese.

Mozione di sfiducia presentata lunedì alla Knesset dal partito Shas: 55 voti a favore e 55 contro (per approvare la sfiducia occorrono 61 voti su 120).

La Corte dell’Aja si dichiara “non convinta” che il tracciato della barriera (grazie alla quale sono diminuiti del 90% gli attentati in Israele) sia ”necessario per la sicurezza” di Israele.

Ufficiale israeliano gravemente ferito e 8 o 10 palestinesi – la maggior parte membri armati di Hamas – uccisi giovedì mattina in un violento scontro a fuoco a Beit Hanoun, nord Gaza. Uno dei morti identificato come Nahed Abu Oudeh, un capo di Hamas. L’esercito israeliano è in azione nell’area per impedire il lancio di razzi Qassam.

Secondo fonti israeliane, i terroristi libanesi Hezbollah hanno accumulato un arsenale di circa 12.000 missili e razzi. Negli ultimi due anni hanno ricevuto da Siria e Iran migliaia di razzi Katyusha a medio e corto raggio e razzi anticarro.

Cinque soldati feriti giovedì da un ordigno palestinese sulla strada per Morag (striscia di Gaza). Rivendicazione Jihad islamica.