Erano membri di gruppi terroristi i due “giornalisti” palestinesi uccisi a Rafah

Quando sono stati colpiti manovravano droni contro le forze israeliane

Un documento presentato dalle Forze di Difesa israeliane contenente un elenco di agenti dell’unità di ingegneria elettronica della Jihad Islamica Palestinese, tra i quali compare il nome del “giornalista” Hamza Wael al-Dahdouh e il suo numero di matricola

Il portavoce delle Forze di Difesa israeliane Daniel Hagari ha presentato mercoledì sera le prove che dimostrano che i due giornalisti di Al Jazeera uccisi domenica in un’azione militare israeliana a Rafah, nel sud della striscia di Gaza, facevano parte di organizzazioni terroriste.

L’attacco è stato effettuato quando le forze israeliane hanno individuato un agente terroristico che pilotava un drone ostile e hanno colpito l’auto a bordo della quale si trovava.

Hamza Wael Dahdouh, figlio del corrispondente di Al Jazeera Wael Dahdouh, e Mustafa Thuria, un video-stringer per l’AFP che lavorava anche per Al Jazeera, sono morti nell’auto colpita.

Il portavoce delle Forze di Difesa israeliane ha confermato che entrambi erano membri di gruppi terroristi con sede a Gaza ed erano “attivamente coinvolti” negli attacchi contro i soldati israeliani.

Da documenti rinvenuti dalle truppe a Gaza risulta che Mustafa Thuria era membro della Brigata Città di Gaza di Hamas, in servizio come vice comandante di squadra in uno dei battaglioni.

Altri documenti trovati in vari centri di comando attestano che Hamza Wael Dahdouh era membro della Jihad Islamica Palestinese, dove prestava servizio nell’unità di ingegneria elettronica. In precedenza era stato vice comandante della forza per il lancio di razzi del Battaglione Zeitoun, nel nord della striscia di Gaza.

Quando sono stati colpiti, erano entrambi coinvolti nell’attivazione di droni che mettevano in pericolo le forze israeliane.

(Da: Times of Israel, Jerusalem Post, 10.1.24)

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