“Perché avete rapito i miei fratelli? Che colpa avevano?”

Un arabo israeliano, famigliare di ostaggi, affronta a muso duro l’ambasciatore palestinese all’Onu, che non risponde ma cerca di intimidirlo

L’arabo israeliano Ali Ziadna, che ha dei familiari trattenuti in ostaggio a Gaza, ha affrontato lunedì sera l’ambasciatore palestinese all’Onu Riyad Mansour, subito dopo il dibattito del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulle violenze sessuali perpetrate da Hamas, e lo ha attaccato con foga per il fatto di consentire che i suoi familiari e altri musulmani languiscano nella prigionia di Hamas.

Ziadna, beduino del Negev, faceva parte di una delegazione di familiari degli ostaggi che ha accompagnato il ministro degli esteri israeliano, Israel Katz, e l’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Gilad Erdan, al dibattito che il Consiglio di Sicurezza ha tenuto lunedì sul rapporto recentemente presentato da Pramila Patten, rappresentante speciale Onu sulla violenza sessuale nei conflitti, incaricata di raccogliere informazioni sugli stupri di massa commessi dai palestinesi che hanno fatto irruzione in Israele il 7 ottobre.

Lo scambio fra Ziadna e il rappresentante dell’Autorità Palestinese è visibile in un video postato su X, girato nell’aula del palazzo delle Nazioni Unite a New York che si può vedere sullo sfondo.

Il dialogo tra i due è in arabo. Diversi account hanno pubblicato il video con traduzioni molto simili fra loro.

Il diplomatico dell’Autorità Palestinese Mansour di fatto non risponde al disperato appello di Ziadna e si limita a ripetere come un disco rotto che bisogna pensare ai “30mila palestinesi uccisi” a Gaza (cifra di Hamas), per aggiungere infine una velata intimidazione: “Non permettere che gli israeliani ti usino”…

Il cittadino arabo israeliano Ziadna: Sono un musulmano esattamente come te. Stiamo entrambi digiunando (per il Ramadan). Perché hanno rapito i miei fratelli? Quale crimine hanno commesso perché venissero rapiti? E’ da cinque mesi che sono nei tunnel. Perché? Su quali basi? Dei musulmani come te e come me. Avete riportato a casa dei cittadini thailandesi, ma non avete riportato i nostri figli. Avete portato a casa dei thailandesi senza un accordo (di scambio). Ma dei musulmani come te vengono lasciati nei tunnel affamati, feriti e spogli, che Allah li protegga

L’ambasciatore palestinese Mansour: Ricorda la sofferenza dei tuoi fratelli…

Ziadna: …stavano lavorando

Mansour: …trentamila persone…

Ziadna: Non sto dicendo che sia giusto. Sto chiedendo qual era la colpa dei miei fratelli il 7 ottobre? Prima di tutta la distruzione, avete rapito i miei fratelli. Perché li avete rapiti? Rispondimi in arabo

Mansour: …comincia dai civili…

Ziadna: I civili hanno tutto il mio rispetto. Ma perché l’avete rapito, io sono un musulmano come te

Mansour: Sei venuti qui a dire queste cose?

Ziadna: Sì, riferiscile

Mansour: Non lasciare che ti usino

Ziadna: Riferisci questo a Hamas

Mansour: Non lasciare che quelli che uccidono palestinesi approfittino di te

(Da: Jerusalem Post, 12.3.24)