1 giugno 2021

Israele revoca da martedì le restanti restrizioni anti-coronavirus sugli assembramenti al chiuso o all’aperto e non limita più ai soli vaccinati l’ingresso in determinati luoghi. Resta l’obbligo delle mascherine nei luoghi chiusi, ma i funzionari sanitari hanno indicato che presto verrà revocato anche questo.

1 Giugno 2021 News

1 giugno 2021

3 giugno 2021

News

8 Gennaio 2024

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8 Gennaio 2024

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8 Gennaio 2024

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8 Gennaio 2024

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7 Gennaio 2024

L’ex presidente della Corte Suprema d’Israele (oggi in pensione) Aharon Barak, 87 anni, sarà nominato da Israele nel collegio di 15 giudici della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja che questa settimana esaminerà la causa intentata la scorsa settimana dal Sud Africa, che accusa Israele di genocidio dei palestinesi a Gaza. Oltre al collegio di giudici permanenti, la Corte Internazionale di Giustizia prevede che le parti in causa possono nominare un giudice che prenda parte alle deliberazioni (che vengono prese a maggioranza semplice). Erano circolati vari nomi, ma secondo fonti citate domenica da Times of Israel Aharon Barak, un sopravvissuto alla Shoà, è stato scelto oltre che per la sua competenza, anche per il suo prestigio internazionale, cui si aggiunge il fatto che sarà considerato totalmente indipendente dal primo ministro Benjamin Netanyahu. Nell’ultimo anno il governo Netanyahu ha promosso un pacchetto di riforme giudiziarie volto a limitare i poteri che la Corte Suprema si è assunta soprattutto su ispirazione di Aharon Barak durante la sua presidenza. Infatti Barak si è pronunciato apertamente contro le riforme del governo Netanyahu. Il Sudafrica presenterà il suo caso all’Aia giovedì, seguito venerdì da Israele. Israele è uno dei firmatari della “Convenzione sul Genocidio” adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1948, ed è quindi soggetto alla giurisdizione Corte Internazionale di Giustizia, che è un organo delle Nazioni Unite. A differenza della Corte Penale Internazionale, alla quale cui Israele non ha aderito, la Corte dell’Aja non giudica singole persone: davanti alla Corte Internazionale di Giustizia l’imputato è lo Stato di Israele. Pertanto, un’eventuale sentenza contraria a Israele non avrebbe implicazioni penali, ma potrebbe comportare serie ripercussioni diplomatiche a vari livelli.

6 Gennaio 2024

Soldati israeliani della unità di commando Egoz (nota anche come Sayeret Egoz) hanno fatto irruzione in una scuola tra le abitazioni del quartiere Bani Suheila, presso Khan Yunis, dove s’erano asserragliati terroristi che hanno affrontato i militari con armi da fuoco e granate RPG. Sconfitti i terroristi, i soldati hanno rinvenuto materiale militarie tra cui armi, granate, munizioni e giubbotti nascosto all’interno di una casa civile, compresa una camera da letto per bambini.

Armi di Hamas tra bambole e giocattoli in una camera da letto per bambini presso Khan Yunis, striscia di Gaza (clicca per ingrandire)

Tra i giocattoli, un puzzle che incita alla guerra contro Israele (clicca per ingrandire)

6 Gennaio 2024

Dalla pagina web (in ebraico) delle Forze di Difesa israeliane che aggiorna il numero dei soldati caduti e feriti durante la guerra in corso contro Hamas e altri gruppi terroristi nella striscia di Gaza: complessivamente sono 510 i soldati caduti, per la maggior parte durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele. Altri 2.336 soldati sono rimasti feriti o mutilati. Nell’offensiva di terra a Gaza, avviata il 27 ottobre, sono caduti 176 soldati, altri 1.026 sono rimasti feriti o mutilati.

4 Gennaio 2024

Soldati delle Forze di Difesa israeliane che operano nel campo di Nur Shams, in Cisgiordania, hanno individuato un asilo nido dell’Unrwa (agenzia Onu per i profughi palestinesi) riempito di trappole esplosive da terroristi locali. Vedi un video su X. Al termine di un’operazione durata 40 ore nel campo vicino a Tulkarem, le truppe hanno arrestato 11 sospetti e distrutto centinaia di ordigni esplosivi, compresi quelli piazzati nell’edificio dell’Unrwa. Durante l’operazione, due soldati sono rimasti feriti da ordigni scagliati contri di loro.

3 Gennaio 2024

La Corte Suprema israeliana ha deliberato mercoledì, con sei voti contro cinque, di posporre l’attuazione della legge “sulla ricusazione” approvata lo scorso marzo, volta a proteggere il primo ministro in carica (Benjamin Netanyahu) da un eventuale ordine del procuratore generale, o della Corte stessa, di dimettersi per conflitto di interessi. La Corte ha stabilito che la legge (un emendamento alla Legge Fondamentale “Il governo”) entrerà in vigore con la prossima Knesset, dopo le prossime elezioni. La Corte infatti non ha respinto la legge di per sé, ma ha valutato che la sua attuale approvazione la caratterizza come “un provvedimento chiaramente ad personam”. La coalizione di governo aveva approvato la legge per prevenire una situazione in cui il procuratore generale potesse dichiarare Netanyahu in conflitto di interessi come premier quando si occupa di riforma giudiziaria, essendo egli stesso sotto processo.

3 Gennaio 2024

Hamas e Jihad Islamica Palestinese hanno effettivamente utilizzato l’ospedale Al-Shifa di Gaza come centro di comando militare e per immagazzinare munizioni, sottrarsi ad attacchi delle Forze di Difesa israeliane e nascondere ostaggi. Lo conferma mercoledì un reportage del New York Times che cita informazioni delle agenzie di intelligence americane, che smentiscono lo scetticismo che aveva inizialmente accompagnato le accuse di Israele. Le agenzie di intelligence Usa sarebbero anche in possesso di informazioni che indicano che i terroristi si sono adoperati per tentare di cancellare, prima dell’arrivo dei soldati israeliani, prove e documenti della loro presenza nell’ospedale .

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1 giugno 2021