19 novembre 2020

Conferenza stampa congiunta, mercoledì a Gerusalemme, del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu con il segretario di stato Usa Mike Pompeo e il ministro degli esteri del Bahrein Abdullatif bin Rashid Al-Zayani. Al-Zayani ha ringraziato Israele per la “calda accoglienza e la generosa ospitalità” e si è detto “molto incoraggiato” dai suoi incontri con i rappresentanti israeliani. E’ evidente, ha aggiunto, che tutte le parti sono ansiose di “garantire che la pace che stiamo perseguendo sia una pace calorosa, che porterà chiari benefici ai nostri popoli. Continuo a sottolineare in tutti i miei incontri che per raggiungere e consolidare tale pace, deve essere risolto il conflitto israelo-palestinese e chiedo quindi a entrambe le parti di sedersi il tavolo dei negoziati per arrivare a una soluzione praticabile a due stati, come auspicato anche dalla comunità internazionale”. Pompeo ha affermato che gli Accordi di Abramo “dicono ai soggetti malevoli, come la Repubblica Islamica dell’Iran, che la loro influenza nella regione è in declino e che sono sempre più isolati, e lo saranno sempre più finché non cambieranno corso”. Secondo Pompeo, inoltre, gli Accordi di Abramo “promuovono la libertà religiosa: i musulmani potranno pregare più facilmente alla moschea di al-Aqsa (a Gerusalemme) grazie ai nuovi voli via Abu Dhabi e Manama”.

Gerusalemme, 18 novembre: (da sinistra) il Segretario di stato Usa Mike Pompeo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro degli esteri del Bahrein Abdullatif bin Rashid Al Zayani (clicca per ingrandire)