Altro che “poche mele marce”, a Gaza l’Unrwa funziona come un braccio operativo di Hamas

I paesi donatori si stanno forse accorgendo che l’agenzia per i “profughi” palestinesi è un ricettacolo di ideologia estremista che alimenta l’odio e perpetua il conflitto

Giubbotto indossato da un terrorista Hamas: oltre a munizioni e granate, un tesserino di riconoscimento dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i “profughi” palestinesi

Nel mezzo della bufera scatenata dalla rivelazione che una dozzina di dipendenti dell’Unrwa hanno preso parte attiva all’attacco del 7 ottobre contro Israele, si moltiplicano le informazioni che attestano la portata della condotta criminosa da parte dell’agenzia delle Nazioni Unite incaricata di aiutare i “profughi” palestinesi.

Israel Hayom sottolinea che l’Unrwa continua a considerare “profughi” anche coloro che hanno lasciato i “campi” da essa gestiti. Ad esempio, dei circa 490.000 “profughi registrati” in Libano, solo 250.000 vi risiedono effettivamente.

Israel Hayom ricorda anche che le domande per ottenere lo status di “profugo” presso l’Unrwa si possono inoltrare digitalmente senza doversi presentare di persona, contrariamente a quanto è consuetudine secondo i protocolli delle Nazioni Unite per tutti gli altri profughi (allo scopo di evitare abusi e truffe).

Il numero dei dipendenti dell’Unrwa ha raggiunto proporzioni enormi: circa 30.000 dipendenti dell’agenzia si occupano di 5,9 milioni di “profughi” (o presunti tali). In confronto, l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (ente distinto dall’Unrwa, incaricato di tutti gli altri profughi del mondo) conta solo 20.000 dipendenti che si occupano di 108 milioni di profughi e sfollati in tutto il mondo.

Anche Israele partecipa al finanziamento dell’Unrwa attraverso le quote associative annuali che versa alle Nazioni Unite. Inoltre, in Israele l’Unrwa gode di esenzioni IVA e ulteriori agevolazioni fiscali. Gli altri principali donatori sono Stati Uniti, Germania, Unione Europea, Svezia, Norvegia, Giappone, Francia, Arabia Saudita, Svizzera e Turchia: diversi di questi hanno ora congelato i finanziamenti in seguito alle rivelazioni.

L’Unrwa è il secondo datore di lavoro nella striscia di Gaza, dopo Hamas. In base alla Carta delle Nazioni Unite, per definizione l’agenzia deve conformarsi alla politica del governo locale ovunque operi, cioè in questo caso Hamas. Secondo Kobi Michael, ricercatore presso l’Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale di Tel Aviv, tutti i quasi 13.000 dipendenti dell’Unrwa nella striscia di Gaza sono approvati da Hamas. A Gaza, l’Unrwa è di fatto un subappaltatore di Hamas.

I contribuenti occidentali finanziano insegnanti che festeggiano il massacro di ebrei: la denuncia di “UN Watch” e il silenzio dell’Onu (clicca l’immagine per il video con sottotitoli in italiano)

Lavorare per l’Unrwa è molto redditizio. I dipendenti dell’agenzia hanno diritto a ricevere gratuitamente istruzione, sanità, cure odontoiatriche, distribuzione di cibo e servizi sociali. Tali condizioni favorevoli hanno indotto molti terroristi di Hamas a registrarsi come dipendenti dell’agenzia. Questa doppia affiliazione, con Hamas e l’Unrwa, consente ai terroristi dell’organizzazione di utilizzare liberamente le strutture dell’agenzia per scopi illeciti e criminosi, scoperti e rivelati innumerevoli volte durante le operazioni antiterrorismo delle Forze di Difesa israeliane nella striscia di Gaza.

Secondo un dossier dell’intelligence israeliana citato lunedì dalla Reuters, e che avrebbe contribuito a indurre una serie di paesi a bloccare i fondi, almeno 190 dipendenti pagati dall’Unrwa, tra cui insegnanti, sono militanti attivi di Hamas o della Jihad Islamica Palestinese.

Oltre ai 12 dipendenti accusati d’aver partecipato al massacro del 7 ottobre, la ong “UN Watch” ha recentemente rivelato che 3.000 insegnanti pagati dall’agenzia sono iscritti a un gruppo Telegram dove si celebra il massacro.

Secondo l’intelligence israeliana, almeno 130 membri dello staff sono stati sorpresi a promuovere terrorismo e istigazione online. Un insegnante dell’Unrwa ha tenuto prigioniero nella sua abitazione uno degli ostaggi deportati da Israele. Molti tunnel terroristici e arsenali per attrezzature militari sono stati scoperti nelle scuole, negli asili e nei campi da gioco dell’Unrwa. I funzionari israeliani ritengono che tutte queste azioni siano conosciute dalla direzione dell’agenzia a Gaza.

Dipendenti Unrwa protestano contro il congelamento dei fondi. Sullo striscione di sinistra, l’immancabile mappa della Palestina che cancella Israele dalla carta geografica

E’ noto che nelle 380 scuole gestite dall’Unrwa (di cui 284 nella striscia di Gaza) vengono insegnate materie che comportano istigazione all’odio e all’assassinio di ebrei e alla distruzione di Israele, spesso a scapito della preparazione e persino dell’alfabetizzazione degli allievi che hanno fatto registrare un drammatico calo di performance nel corso degli anni.

Il sistema sanitario dell’Unrwa viene ampiamente utilizzato anche per le attività terroristiche di Hamas. Ambulatori e ospedali dell’Unrwa sono diventati depositi di armi e centri operativi sopra e sotto terra. Pozzi d’ingresso della rete di tunnel terroristici sono stati trovati a ridosso delle istituzioni dell’agenzia. Le attrezzature mediche dell’Unrwa, compresi gli aiuti umanitari internazionali, vengono utilizzate dai terroristi di Hamas. In Israele è noto che gli ufficiali di Hamas, insieme ai dipendenti dell’Unrwa, gestiscono la distribuzione delle risorse mediche dando priorità ai propri affiliati.

Più volte sono state proposte alternative all’Unrwa per fare fronte alle necessità assistenziali dei palestinesi, come ad esempio l’agenzia umanitaria americana USAID che già opera a Gaza. Inoltre, potrebbero essere attivate le agenzie Onu che operano nel resto mondo, come l’Alto Commissariato per i Rifugiati, l’Unicef ecc.

“Noi continuiamo a sostenere la fornitura di ulteriori aiuti umanitari: l’Unrwa non è l’unica fonte di aiuti per i palestinesi” ha detto lunedì un portavoce del Ministero degli esteri tedesco, dopo che Berlino si è aggiunta alla lista di paesi che hanno sospeso i finanziamenti all’agenzia.

(Da: Israel HaYom, jns.org, Jerusalem Post, 29.1.24)

Domenica il New York Times ha pubblicato dettagli riguardanti il coinvolgimento nell’attacco del 7 ottobre di 12 dipendenti dell’Unrwa, 10 dei quali agenti affiliati a Hamas e uno alla Jihad Islamica Palestinese.

Secondo il reportage, un consulente scolastico dell’Unrwa di Khan Younis è accusato d’aver rapito una donna, un assistente sociale di Nuseirat è accusato d’aver contribuito a portar via un soldato israeliano ucciso, un terzo dipendente Unrwa è accusato d’aver partecipato alle uccisioni nel kibbutz Be’eri (97 morti). Secondo il dossier, sette degli imputati erano insegnanti delle scuole dell’Unrwa. Sei si trovavano in Israele il 7 ottobre, in base al tracciamento dei loro cellulari (almeno uno di loro al festival musicale di Re’im, 360 morti); altri sono stati intercettati a Gaza mentre parlavano del loro coinvolgimento nell’attacco terroristico. Tre hanno ricevuto messaggi di testo che ordinavano loro di presentarsi ai punti di raccolta la mattina del 7 ottobre. A uno di loro è stato detto di portare granate anti-carro conservate a casa sua.

Secondo un rapporto citato lunedì dal Wall Street Journal, l’intelligence israeliana stima che almeno il 10% dei quasi 13.000 dipendenti dell’Unrwa a Gaza abbiano stretti legami con organizzazioni terroristiche. Il rapporto, che Israele ha fornito agli Stati Uniti, afferma inoltre che circa il 50% dei dipendenti dell’agenzia a Gaza hanno almeno un parente stretto legato a gruppi terroristici.

“Quello dell’Unrwa non è affatto un problema di ‘poche mele marce’ – ha detto lunedì al Wall Street Journal un alto funzionario del governo israeliano – E’ l’ente nel suo insieme che è un ricettacolo dell’ideologia estremista di Hamas”.

(Da: Times of Israel, 29.1.24)