Ci avete fatto caso?
I sedicenti filopalestinesi si sgolano in tutto il mondo per insultare Israele, ma i palestinesi dentro Israele sembrano pensarla in modo molto diverso
Di Ronald Scheinberg
Da un lato continuo ad essere allibito di fronte alle innumerevoli manifestazioni e sfilate di sedicenti “pro-palestinesi” in tutto il mondo – da New York a Londra, a Sydney, ad Amman, a San Francisco – con centinaia di migliaia di persone che gridano contro Israele, contro la sua offensiva anti-terrorismo a Gaza, spesso contro la sua stessa esistenza.
Dall’altro, sono assai stupito dall’unico distretto dove non avviene nulla del genere: Israele.
Si sarebbe potuto pensare che le persone più vicine alle sofferenze dei palestinesi nella striscia di Gaza sarebbero stati i loro compagni palestinesi in Israele, gli arabi israeliani. Questi arabi israeliani costituiscono più del 20% della popolazione di Israele, circa 2.000.000 di cittadini.
Ebbene, non risultano proteste di massa. Non ci sono rivolte e tumulti. Non ci sono manifestazioni e adunate sguaiate. Non ci sono scioperi né boicottaggi.
Come spiegare questa mancanza di agitazione, guarda caso proprio da parte della popolazione araba d’Israele?
Non è che forse gli arabi israeliani non considerano affatto la guerra d’Israele a Gaza come un’arbitraria repressione, men che meno un genocidio, dei palestinesi di Gaza, quanto piuttosto una più che giustificata guerra per difendere il paese e tutti i suoi abitanti (arabi compresi)?
Quello che è certo è che non ho visto nessun grande organo d’informazione riportare e sottolineare questo fatto. Così, giusto per dire…
(Da: Times of Israel, 23.1.24)