26 luglio 2022

A meno di un mese dall’inizio delle operazioni nella piattaforma gas off-shore israeliana di Karish, il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, moltiplica le minacce. “Tutti i giacimenti di gas israeliani, non solo Karish, sono nel raggio dei nostri missili – ha detto lunedì sera in un’intervista rilasciata a Fars News  in occasione del 40esimo anniversario della nascita di Hezbollah – E sono israeliane le navi che estraggono il gas anche se battono bandiera greca. Tutti gli obiettivi terrestri e marittimi di Israele sono nel raggio dei missili Hezbollah”. Nasrallah ha aggiunto che “il governo libanese non è in grado di prendere una decisione adeguata per proteggere il paese e le sue risorse. Pertanto, la resistenza (= Hezbollah ndr) è costretta a prendere una decisione. Il nostro obiettivo è far sì che il Libano estragga petrolio e gas e ridisegnare i confini marittimi paese”. Sempre lunedì, parlando nella città libanese meridionale di Kfarkela il capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah, Sayyed Hashem Safieddine, ha dichiarato al sito di news libanese Naharnet: “Siamo prossimi a sconfiggere gli israeliani via terra e via mare, se lo vogliamo, e decideremo noi quando farlo”.