All’Università di Gerusalemme, nuovo impulso per la ricerca sulle coltivazioni in condizioni ambientali difficili

Grazie a una speciale assegnazione USAID, resa possibile dall’Associazione Americana Amici dell’Università di Gerusalemme

Il Robert H. Smith Institute di Scienze Vegetali e Genetica in Agricoltura dell’Università di Gerusalemme

Con l’obiettivo di incrementare i raccolti di piante come ceci e semi di soia, alla Facoltà “Robert H. Smith” di Agraria, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Gerusalemme è stata assegnata una borsa di 789mila dollari dall’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID).

L’assegnazione, resa possibile dall’opera della sezione di New York dell’Associazione Americana Amici dell’Università di Gerusalemme, permetterà la creazione di un’Unità di Microscopia Correlativa nel campus di Rehovot dell’università. Utilizzando questa sofisticata attrezzatura, i ricercatori saranno in grado di studiare la composizione di tessuti e cellule di colture come ceci e semi di soia mentre crescono in condizioni di stress ambientale, spiegano in un comunicato gli Amici dell’Università di Gerusalemme, un’organizzazione non-profit che che si dedica fra l’altro a raccogliere fondi per le attività dell’ateneo israeliano. L’obiettivo finale del gruppo di ricerca è quello di incrementare la resa dei raccolti migliorando le tecniche di selezione vegetale.

Nel 2013 USAID aveva concesso un finanziamento di 400mila dollari al campus dell’università perché aggiornasse la sua serra climatizzata “fitotrone”. “Gli Amici dell’Università di Gerusalemme sono lieti di poter dare continuità a questa fondamentale partnership tra l’Università di Gerusalemme e il Programma USAID per Scuole e Ospedali all’estero – ha dichiarato Beth McCoy, direttrice nazionale degli Amici Americani dell’Università di Gerusalemme – L’impegno del Programma nell’assistere i paesi in via di sviluppo si arricchisce così degli sforzi dell’Università di Gerusalemme per contribuire ad alimentare il mondo attraverso lo sviluppo di strumenti e metodi atti a far crescere colture robuste e sane in condizioni ambientali difficili. L’università israeliana ha una grande esperienza in questo campo, una competenza che diventa sempre più indispensabile alla luce della rapida crescita della popolazione umana in tutto il mondo”.

(Da: Jerusalem Post, 3.3.15)