C’è corteo e corteo. Da un lato si moltiplicano le nauseanti manifestazioni di chi si compiace della macelleria anti-ebraica del 7 ottobre e inneggia all’annientamento dello stato ebraico e degli ebrei gridando “Israele in pattumiera", "Palestina dal fiume al mare”.
In un briefing domenica con i media internazionali, il portavoce delle Forze di Difesa israeliane, Daniel Hagari, ha rivelato nuove prove e informazioni di intelligence che dimostrano l’utilizzo da parte di Hamas delle strutture mediche nella striscia di Gaza per scopi terroristici.
Sabato l'organizzazione terroristica Hamas ha approfittato di un'opportunità umanitaria offerta dalle Forze di Difesa israeliane agli abitanti di Gaza per compiere attacchi a colpi di mortaio e missili anticarro.
Ci hanno messo la firma tre rappresentanti di livello nazionale: di Amnesty International Italia, della Rete Pace e Disarmo e delle Organizzazioni Italiane di Cooperazione e Solidarietà Internazionale.
Le Forze di Difesa israeliane hanno diffuso venerdì la registrazione di una telefonata con un funzionario sanitario della striscia di Gaza che ammette che Hamas accumula enormi riserve di carburante sotto l'ospedale Shifa e le utilizza per le sue attività terroristiche.
La foto a tutta pagina sul New York Post ritrae due attiviste anti-israeliane sorprese a strappare i manifestini con i volti di israeliani rapiti da Hamas e deportati a Gaza come ostaggi.
Erano i primissimi anni Duemila. La prospettiva “due stati per due popoli”, allora sostenuta da una netta maggioranza di israeliani, era stata affossata dal rifiuto palestinese dello stato palestinese indipendente accanto a Israele proposto a Yasser Arafat dal premier israeliano Ehud Barak e dal presidente americano Bill Clinton nel luglio 2000 e di nuovo nel gennaio 2001. E veniva tragicamente annientata, settimana dopo settimana, dalla orribile sequenza di attentati suicidi contro la popolazione israeliana nella cosiddetta seconda intifada.
Ghazi Hamad, vice primo ministro e membro del politburo di Hamas, ha dichiarato in un'intervista alla televisione libanese LBC che Hamas continuerà a ripetere l'operazione del 7 ottobre "più e più volte" finché Israele non sarà "annientato".