11 dicembre 2020

Israele e Marocco hanno deciso giovedì di normalizzare i loro rapporti con un accordo mediato dagli Stati Uniti. Il Marocco diventa così il quarto paese arabo, negli ultimi quattro mesi, che abbandona l’ostilità verso Israele (dopo Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Sudan). Come parte dell’accordo, il presidente Usa Donald Trump ha accettato di riconoscere la sovranità del Marocco sul Sahara occidentale, oggetto di una pluridecennale disputa territoriale che vede Rabat contrapporsi al separatista Fronte Polisario, sostenuto dall’Algeria. La normalizzazione Marocco-Israele è stata suggellata giovedì in una telefonata di Trump con il re del Marocco Mohammed VI. In base all’accordo, il Marocco riprenderà i contatti ufficiali con Israele, stabilirà piene relazioni diplomatiche e accetterà sorvoli e voli diretti da e verso Israele. “Riapriranno immediatamente i loro uffici di collegamento a Rabat e Tel Aviv con l’intenzione di aprire ambasciate – ha detto alla Reuters il consigliere della Casa Bianca Jared Kushner – E promuoveranno la cooperazione economica tra la società israeliana e marocchina”. Kushner ha aggiunto che è “inevitabile” una normalizzazione anche dei rapporti tra Israele e Arabia Saudita. Sebbene ci si attenda che la nuova amministrazione americana si allontani dalla politica estera seguita da Trump, il neo eletto presidente Usa Joe Biden ha indicato che intende continuare a perseguire gli Accordi di Abramo per la normalizzazione fra paesi arabi musulmani e Israele. Giovedì sera l’alto esponente dell’Olp Bassam as-Salhi  ha dichiarato alla Reuters che l’accordo Israele-Marocco “è inaccettabile”, mentre i portavoce di Hamas e Jihad Islamica palestinese lo hanno definito un “tradimento”.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il re del Marocco Mohammed VI (clicca per ingrandire)